Ciancie infinite e Menù-melato

Da Onigirina @onigirina
A volte ritornano... vorrei dire che torno per restare, vorrei dire che aggiornerò più spesso, più regolarmente ecc ecc, ma mi conosco troppo bene e probabilmente farò un paio di aggiornamenti poi mi stuferò di scrivere cavolate su cavolate e tornerò a un silenzio stampa di qualche mese e poi tornerò, farò altri due aggiornamenti e blablabla.
Ma bando alle ciancie, che su questo blog non si fa altro che cianciare, stavolta il mio ritorno è in grande stile, dato che non vi farò vedere una, nemmeno due, ma ben 3 ricette! Ovviamente non sono farina del mio sacco, che a me la farina manca sempre e il sacco pure, quindi è meglio che vi metto il link di dove le ho prese così non ci penso più, non sono costretta a fare copiaincolla e nemmeno a copiare in stile amanuense le cose già scritte dagli altri.
Rileggendo quello che ho scritto pare proprio che non abbia voglia di fare niente... insomma, proprio un ritorno in grande stile!
Ma ri-bando alle ciancie (ve lo dicevo che non faccio altro che cianciare, sia sul blog che nella vita di tutti i giorni), la storia inizia anni fa, quando ho scoperto una delle mie innumerevoli grandi passioni: girare per i supermercati (o bancarelle) e comprare tutto quello che mi piace. In questo modo ho accumulato una quantità di roba indescrivibile, che tengo in buste dentro gli armadi. Noi amanti di cibo infatti non usiamo gli armadi per i vestiti (avrò si e no 2 paia di pantaloni, 2 gonne e 4 maglie), ma per contenere il da mangiare. Ah si, in realtà devo fare un'aggiunta: gli armadi servono a "noi amanti di cibo con una casa di 50 metri quadri dove non esiste una dispensa"!
Insomma, per evitare che mi vada tutto a male e non mi accorga che è tutto scaduto, la mia vena organizzatrice (e io sono piena di vene organizzatrici, ho pure arterie e vasi linfatici organizzatrici - oggi il mio umorismo fa veramente pena) ha pensato a dei sistemi che adesso non sto qui a spiegarvi, sono troppo complicati e chiunque legga i miei vaneggiamenti avrebbe l'impulso irrefrenabile di chiamare una squadra di psichiatri che vengano a prelevarmi muniti di camice di forza.
Quindi diciamo solo che avevo un vasetto di miele di melata in scadenza ravvicinata.
Dai, ditelo, tutto sto discorso per dire che le ricette di oggi usano il miele di melata vi fa veramente venire voglia di aprire una petizione per far riaprire i manicomi con l'unico scopo di rinchiudermi, vero?
Ma io ho prontamente cambiato la descrizione del mio blog, che non è più solo un "food blog" ma un "food-life blog", perché in realtà vi parlo più della vita che di ricette...
Cmq, giusto per mantenere la parte del "food", come cavolo ho usato sta benedetta melata?

Ecco il primo: risotto con melata e noci, se ci cliccate sopra (alla scritta) vi si apre il link da dove ho preso la ricetta. Io ho omesso gli asparagi, perché sono povera e non avevo i soldi per comprarli. Ma chi voglio prendere in giro... non li avevo a casa e non avevo voglia di uscire per comprarli!

Passiamo al secondo: carne con melata e noci. La ricetta originale prevedeva anche altre cose, ma io ho fatto la versione semplificata togliendo uvetta e mela. Ah si, ci voleva il filetto di manzo, io ho usato una bistecca che avevo scongelata in frigo. Non si può avere tutto dalla vita...

Ed eccoci giunti al dolce (il mio forte): cupcake con melata e noci. Buoni e carini!
Cosa abbiamo imparato oggi? Che la melata ci sta con le noci (riso melata e noci, carne melata e noci, cupcake melata e noci) e che io ciancio troppo!
Ah, scusate le foto (soprattutto le prime due), le ho fatte con il cel e poi ho cercato di rimediare improvvisandomi donna supertecnologica con i programmi di modifica di Google+. Evidentemente né la fotografia né la tecnologia sono il mio forte, fortuna che mi rimane sempre la capacità di blaterare sul nulla per ore e ore!