domani parto, torno a casa.
la valigia, portata apposta mezza vuota, si chiude a malapena, porto via un pochino di germania con me, porto via qualche foto, la voglia di tornare a casa e anche quella di tornare qui. porto con me questi giorni bellissimi nella capitale, le passeggiate con giulia&emilia, le chiacchiere, i trammini gialli, le terribili capigliature delle frau, i corridoi di rossman, i sandali coi calzini dei passanti e il bockwurst con puré che ho mangiato oggi a mensa e che digerirò fra due o tre mesi.
lufthansa mi ha già scritto che posso fare il check in on line, quanta fretta…
mi ci vuole ancora una birra, ancora un bimbo biondo che spinge la microbicicletta, ancora qualche assurda insalata.
torno e scappo al gay pride, sarà bellissimo, già me lo immagino: si parte col pullman dell’arcigay di pisa, si torna a notte fonda, non vedo l’ora di vedere roma colorata con l’arcobaleno.
poi ho la comunione di due cuginette, speriamo non prenda fuoco l’acquasantiera.