Io
non vedo alcun risultato positivo in ciò che Renzi ha combinato da
quando è capo del governo, anzi, ci vedo realizzato in buona misura
il pericolo che vado segnalando fin dalla prima Leopolda, quando
il serpente era nell’uovo, e non era detto che arrivasse alla
schiusa, sicché mi limitavo all’ironia. Sottovalutavo l’ottusità
del paese che di lì a qualche anno l’avrebbe incoronato come
opzione senza alternativa, un paese che pure ho sempre ritenuto
ottuso, ma non al punto da farsi fottersi da un Renzi dopo essersi
fatto fottere per vent’anni da un Berlusconi. Sbagliavo,
ovviamente, e in fondo tutto ciò che ho scritto su Renzi da quando è
capo del governo può esser letto come denuncia del guasto che
affligge il paese piuttosto che come accusa a chi gli dà ciò che
merita. In buona sostanza, io mi riconosco nel gufo cui Renzi
rinfaccia di non essere disposto a farsi fottere. Anzi, per meglio
dire, in quel gufo mi riconoscevo fino a qualche ora fa, perché
qualche ora fa, alla Direzione nazionale del Pd, Renzi ha detto che
«non
valorizzare i risultati positivi [che fin qui sarebbero dovuti al suo
governo] oggi non è da gufi, ma da persone che non aiutano la
propria comunità».
Chi non è disposto a farsi fottere, insomma, è un sociopatico. Ci
manca solo scatti l’imputazione
di sabotaggio, chissà che non stia pensando a un ritocchino al
codice penale. Bene, io non voglio essere preso in contropiede e con
questo post do un taglio. Grazie per l’attenzione fin qui concessami,
ciao a tutti.
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