Ciao Glenn

Da Madhouse @serenamadhouse
Ci sono avvenimenti che mi suscitano malinconie la cui unica cura è il rifugio in una penna e in un foglio di carta, un tempo un lapis e una pagina di album da disegno. I dischi degli Eagles gli avevo in camera e non perché ce li avessi messi io, insieme a quelli dei Doors e di Alice Cooper. A causa di una loro canzone, Desperado, ho avuto il mio primo periodo western (anche se coi film western, grazie al mio nonno paterno e alla serie tv, che all'epoca si chiamava "sceneggiato", La Conquista del West, avevo una certa familiarità), e allora disegnavo e disegnavo, sempre soggetti femminili in tenuta da pistolero.
    Eravamo alla fine degli anni '80 e tra un telefilm tedesco e l'altro (lo so, i protagonisti dei polizieschi tedeschi erano sempre commissari o investigatori anziani e tristi nel loro cappottino anteguerra, ma c'erano sempre i delinquenti ad attirare la mia attenzione, erano biondini con chiodo nero, ovviamente provenienti dalla Germania Est ed erano carini, cosa strana per dei tedeschi... ora vado fuori tema) non mi perdevo neanche un episodio di Miami Vice, in orario pre -TG potevi vedere e ascoltare il top del top, potevi sentir parlare di droga, prostituzione e traffico internazionale di armi senza tante ipocrisie, senza tante censure e nonostante fossi piccola sono sopravvissuta!! Grazie a Miami Vice ho capito presto che cosa erano gli USA, soprattutto che il loro concetto di giustizia era facilmente manipolabile e poteva prendere qualsiasi forma, come un panetto di Pongo.     Il primo ricordo che ho di Glenn Frey è intorno a un vecchio aeroplano, in partenza per la Colombia, due passeggeri piuttosto perplessi (Sonny e Rico) e la sua camicia, favolosa! Uno dei miei complimenti più riusciti (e comunque sempre sincero) è : "sembri Glenn Frey", vero Marco!!?E poi quel pezzo bellissimo, uno dei più significativi degli anni'80, che è YOU BELONG TO THE CITY, che ho ascoltato così tanto negli ultimi tempi , e che ho condiviso con voi qualche tempo fa, nel 2014, qui, riascoltata anche oggi dal disco della colonna sonora di Miami Vice, un piccolo doveroso omaggio che Marco ha fatto a Frey... poiché anche Glenn ci ha lasciati.         Questo sconnesso post dovrebbe essere, e forse sarà, un mio personale addio e omaggio  a Glenn Frey, agli Eagles in un certo modo, perché come erano non saranno più... In realtà è anche un fermarsi (in modo egocentrico, certo..) e fare il punto della situazione.
Gli hai conosciuti nel fiore degli anni, belli e creativi e, oggi, sono morti.
Fa una certa impressione.
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vola in alto Glenn!!!

This post should be disconnected, and perhaps will, my personal farewell and tribute to Glenn Frey, the Eagles in a certain way, because as they were no longer ... In fact it is also a stop (so self-centered, of course .. ) and take stock of the situation.Did you known in their prime, beautiful and creative and are now dead.It makes an impression.