a cura di Iannozzi Giuseppe
Ciao Lucio, dal comune di Bologna
Francesco De Gregori, amico fraterno di Lucio Dalla, si chiude in un dolorosissimo silenzio: “Questo è un momento tristissimo e non mi sento di parlare con nessuno”.
Lucio Dalla - Francesco De Gregori
Gianni Morandi: “E’ come una fucilata in pieno petto, non riesco neppure a connettere, sono distrutto”.
Ron trattiene a stento le lacrime.
Gaetano Curreri degli Stadio: “Non riesco a parlare, sono troppo distrutto dal dolore”.
Adriano Celentano: “Da oggi il mondo sarà più buio. Prego e penso che poeti come te non dovrebbero mai morire”.
Antonello Venditti: “Era un grande amico e ha rappresentato molto per me. Non riesco a dire altro”.
Gianna Nannini: “Mi sono innamorata con le sue canzoni, ho duettato con lui sul palco, in tv e nei ristoranti. Lucio è uno che ha dato cultura alla ‘cultura’ della musica italiana e per questo era e resta internazionale. Io ‘a modo mio’ lo amo e lo aspetto in Piazza Grande”.
Caterina Caselli: “Se ne è andato da gladiatore… E’ un brutto momento per tutti. Un lutto per la musica… All’Italia ha lasciato le sue canzoni e il suo genio”.
Paolo Conte: “Ci ha lasciati un talento geniale del nostro mondo artistico, una personalità inquieta e burlesca di alto valore espressivo”.
Vasco Rossi: “Ci sentiamo all’improvviso parte di una stessa grande famiglia a cui viene a mancare il capofamiglia. Perché questo era Lucio Dalla”.
Luciano Ligabue: “E’ stato una delle persone più libere fra quelle che hanno fatto canzoni nella nostra storia. Era libero di seguire tutti i doni che gli sono stati fatti. Prima di tutto quello di una musicalità che gli usciva da ogni poro”.
Claudio Baglioni: “Lucio Dalla è stato bravo e geniale e ha vissuto tutta una vita con la volontà di stupire e la voglia di stupirsi”.
Francesco Guccini ricorda: “Una sera andammo in macchina a Vergaio, dove abitava Benigni, che era agli inizi della sua carriera… per registrare le sue gag: con i genitori di Benigni tutti intimiditi che ci offrivano il caffè guardandoci come degli alieni materializzati in salotto”.
Sabrina Ferilli: “Se in questo mondo ha ancora un senso la parola bontà, posso dire che Lucio Dalla è l’uomo più buono che abbia conosciuto nella mia vita, il più generoso e il più libero”.
Carlo Verdone: “Ho appreso la notizia con grande dolore. Solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no… Sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come Borotalco e lui ne andava fiero”.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Autore e voce forte e originale, che ha contribuito a rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo. E’ stato un artista amato da tanti italiani di diverse generazioni. E a me personalmente è caro il ricordo dei nostri incontri, e dell’ultimo, a Bologna, per una iniziativa di beneficenza”.