"Ciao mamma, io vado in tv"... La Lettrice Rampante ospite alla trasmissione Siamo Noi, su TV2000

Creato il 27 marzo 2015 da Lalettricerampante
Da quando ho aperto questo blog, circa cinque anni e mezzo fa, mi sono successe un po’ di cose che non avrei mai immaginato.Innanzitutto, che dopo tutti questi anni sia ancora aperto e ancor più vivo e attivo, è una grande, grandissima soddisfazione personale questa. Poi, mi ha permesso di incontrare virtualmente altri appassionati lettori che, in questo blog e nei vari social in cui è presente, hanno deciso di condividere insieme a me la loro passione. E anche questa, alla faccia di chi dice che ormai i lettori sono una razza in estinzione, è una grande soddisfazione. Poi, beh, sono arrivate anche altre cose. Sono finita in radio e sul sito di RaiLetteratura. Ho iniziato a scrivere su un giornale e a lavorare come editor. Mi sono ritrovata su una sedia di cartone a presentare un libro al Salone del Libro e su uno sgabello in un bar. Ho conosciuto scrittori ed editori dalla passione smisurata per il loro lavoro (ed altri un po' più antipatici).
E poi sì, ieri sono finita in tv. Qui sul blog non ne ho parlato prima (ma ho assillato tutti i lettori di Facebook per più e più giorni), proprio perché volevo aspettare oggi, il day after, per fare mente locale delle mie emozioni dell’ultima settimana e raccontarvi come è andata.
Giovedì scorso mi è arrivata questa mail da Goffredo, uno dei redattori di TV2000, che voleva invitarmi alla puntata di giovedì 26 marzo (ieri) di Siamo Noi. Una puntata a tema libri e avevano bisogno di un lettore. Ora, perché non pescarne uno a caso dalla strada anziché chiamare me che abito a 600 km di distanza è stata la prima domanda che mi sono posta. Ma, mi ha poi gentilmente spiegato Goffredo in una bella (e forse per lui un po’ lunga, che quando parlo di libri divento un po’ invasata) telefonata volevano qualcuno che sapesse anche qualcosa di tutto quello che c’è dietro l’oggetto libro. E quindi, visto che conosceva e seguiva il mio blog, ha pensato di chiamare me.
Ammetto che sono stata un po’ titubante all'inizio. Soprattutto quando ho visto che TV2000 è la tv episcopale italiana. Temevo che sarei rimasta strafulminata non appena ci avrei messo piede. Però poi ho guardato il programma e ho riflettuto sulla puntata a cui avrei dovuto partecipare. Si parlava di libri, gente. E sarei stata davvero sciocca a non partecipare.  (Poi dai, mica mi hanno invitato da Barbara D’Urso!)
Dal momento in cui mi sono decisa sono poi iniziate tutte le questioni tecniche (che cavolo mi metto? Ma mi truccano loro? E se svengo in diretta? E se dico una parolaccia in diretta tv?), che il buon lettore rampante è riuscito a sopportare stoicamente (un monumento, bisognerebbe fargli).
E quindi niente, ieri mattina mi ha accompagnata a Porta Susa a Torino, sono salita sul Frecciarossa e via, alla conquista di Roma! Il viaggio è stato piacevole, ma io amo viaggiare sui treni ad alta velocità. Ho letto un sacco (ho iniziato Purgatorio di Tomás Eloy Martínez, che si sta rivelando bellissimo), ho assistito al dramma familiare di una signora che al telefono all'improvviso si è messa a urlare “prendi subito l’Imodium!” e ho ammirato il panorama, cercando di rilassarmi il più possibile. Poi metro, bus ed eccomi arrivata agli studi di Tele2000, pronta per la mia prima diretta tv.
Questa qui, per intenderci:
Non voglio farvi il riassunto della puntata, se avete tempo e voglia riguardatevela. Vi lascio però un piccolo elenco delle cose che ho adorato e di quelle che mi sono piaciute un po’ meno.
Cose che ho adorato:
  • Roma, ovviamente, anche se non avevo la più pallida idea di dove fossi
  • Il momento del trucco e parrucco, con la truccatrice che appena mi vede entrare mi dice “Tu non ti trucchi mai, mi sa” (e ho pensato alla suocera rampante, che me lo dice sempre)
  • Essere microfonata. Che è una boiata, ma è una cosa che sognavo di fare da una vita (anche se credo che il tecnico mi abbia odiata a morte, che sto microfono era sempre lì lì per cadere)
  • Lo studio televisivo, davvero molto, molto bello.
  • I libri che c’erano sul tavolo (con lo scambio dell’ultimo minuto tra Baricco e Carver, “perché so che Baricco non ti piace”)
  • Il mio “confronto” con Paolo di Paolo per la mia recensione negativa al suo libro (ma poi, mica sono stata l’unica a parlarne male, dai?)
  • Il fatto di non essere svenuta e non aver detto parolacce
  • L’aver conosciuto iniziative sui libri che conoscevo poco: Tw letteratura e LiberaLibri, soprattutto.
  • Il ritorno in taxi, con un tassista in vena di chiacchiere che mi ha raccontato la storia di Roma
  • Leggere tutti i commenti che alcune mie amiche si scambiavano in diretta, in una chat comune che poi ho letto dopo  e che mi hanno fatta ridere per mezz'ora
  • Il sostegno dei fan del blog, dei conoscenti, dei parenti che hanno speso il loro tempo a guardarmi e a cui sono davvero, davvero grata (e che ha compensato alla stragrande il non sostegno di persone da cui me lo sarei aspettato ma che invece è invece arrivato).
  • Il cameriere gentile sul treno del ritorno che è corso a prendermi il panino che volevo.
  • Il lettore rampante, ad aspettarmi alla stazione.

Cose che mi sono piaciute un po’ meno
  • La puntata poteva essere forse strutturata un po’ meglio. C’erano troppi collegamenti, troppe esperienze, troppa carne al fuoco, che avrebbe meritato molto più spazio di quella che ha avuto (sì, lo so, i tempi televisivi sono quelli, ma si potevano fare più puntate… redattori di TV2000 , se state leggendo, mi offro volontaria anche per la prossima!)
  • I libri buttati per terra. Esigenze sceniche, sì, ma poveri libri!
  • Il non aver potuto dire la mia su alcuni argomenti che sono stati trattati: #ioleggoperché, ma anche il ruolo degli store online nella chiusura delle librerie indipendenti e l’importanza dei social media.
  • Il fatto che, avendo stroncato il libro di Di Paolo, poi mi si chiedesse conferma su ogni cosa che diceva (o almeno ditemelo prima, che se volevate la rissa ero ben pronta! Bastava chiederci di Elena Ferrante…)
  • Il minuscolo panino del bar, alla modica cifra di 4.20€
  • Il viaggio in treno nel buio, perché si capisce mai dove sei.

Non so, onestamente, se la puntata abbia trasmesso un po’ di curiosità e, soprattutto, voglia di leggere in chi l’ha guardata. Però, nonostante tutte le imperfezioni riscontrate, nonostante le 9 ore di treno in un giorno siano un po’ troppe anche per chi ama viaggiare, è stata davvero una bella esperienza, che spero di poter rifare presto. 

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