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Ciao Pino, bluesman napoletano dal sorriso contagioso

Creato il 05 gennaio 2015 da Andreafilocomo1995

Oggi, 5 gennaio, la Musica piange uno dei suoi protagonisti più amati: Pino Daniele.
Cantautore napoletano dal talento sconfinato e dal sorriso contagioso.
Un bluesman dal cuore d’oro, al quale un po’ tutti siamo legati.

La sua voce era nera, Pino era un “Nero a metà“, parafrasando il suo disco più importante che proprio nei mesi scorsi ha celebrati i suoi 30 anni dall’uscita, e il 1 settembre 2014, sulla scia dell’evento, ha tenuto un bellissimo concerto nella magica cornice dell’Arena di Verona, sold out e al quale hanno partecipato tanti amici-colleghi: da Elisa a Fiorella Mannoia, da Francesco Renga a Emma.

Tanti colleghi in musica, ma anche tanti amici… Perché Pino sapeva farsi volere bene. D’altronde il suo essere napoletano e dunque assai caloroso, sempre sorridente e di buonumore lo facevano arrivare dritto al cuore di milioni di persone, che lo amano e non lo hanno mai abbandonato.

Napoli, dunque.
E Napoli è protagonista di “Napule è“, manifesto partenopeo che parla delle “contraddizioni e delle difficili realtà di Napoli e della sensazione di indifferenza e di rassegnazione per questa situazione” (Wikipedia), un brano importante, amatissimo e ripreso da tanti altri cantanti.

E poi “Quando“, “Quanno chiove“, “Je so pazzo“, “A me me piace ‘o blues” e tante altre canzoni che hanno reso Pino Daniele uno dei cantautori più amati d’Italia.

Queste non sono solo canzoni, ma vere e proprie poesie, realtà, storie vissute e raccontate da chi, da sempre, col sorriso e con la chitarra, ha saputo cantare e amare forte: il suo popolo, la sua gente, la sua Italia.

E’ per questo che stentiamo ancora a crederci. E’ per questo che oggi siamo tutti più tristi. E’ per questo che oggi il cielo ha pianto e il vento era forte. Quasi a volerci ricordare il vuoto, lo strazio.

Oggi la Musica, l’Italia e l’Arte piange. Oggi Pino se ne va… In cielo, altrove, o dove vi pare.

L’ultima sua straordinaria ospitata è stata proprio qualche giorno fa, il 31 dicembre, all’ “Anno che verrà“, il programma di Rai1 che ci accompagna verso l’anno nuovo.
Quella sua ospitata era forse il suo modo per salutarci, e darci appuntamento un giorno in un nuovo mondo. Per chi ci crede, per chi ama e non dimentica.

Ché oggi Pino è lassù a suonare la sua chitarra col suo “gemello” Massimo Troisi, grande amico e compaesano. 
Oggi Pino ha ritrovato i Miti della Musica, della quale anch’esso fa e ne farà per sempre parte.

Oggi Pino è andato via, ma nei nostri cuori rimane il ricordo di un Napoletano con la N maiuscola, che metteva tutti d’accordo e che sorrideva forte, e in quei sorrisi riusciva a contagiare un po’ tutti.

Ciao Pino.  

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