La scorsa notte si è spento Steve Jobs.
Eccentrico, geniale ma anche odiato, Jobs è stato cofondatore di Apple e CEO fino a qualche mese fa quando i problemi di salute si sono fatti troppo pressanti e quindi inconcialibili con gli impegni di uno fr i più importanti esponenti e guide dell’industria hi-tech.
Jobs infatti lottava da anni contro il cancro al pancreas.
Con lui se ne va un pezzo di genialità che ha contraddistinto la tecnologia nell’ultimo ventennio trasformandola da lontana chimera ad efficiente collaboratrice, uno spirito inventivo che ha lanciato l’era dei pc portatili con il famoso Air Mac, che ha rivoluzionato il mondo degli smartphone con iPhone e che ha sfondato nell’universo dei tablet grazie ad iPad.
Steve Jobs era uno degli ultimi profeti in campo tecnologico e per questo inviso sia a molti appassionati, sia a moltissimi colleghi , ma da stamattina i messaggi di cordoglio che si sono susseguiti sul web sono centinaia e centinaia a testimonianza del fatto (ribadito da Apple con un comunicato) che quando muore un genio tutti rimangono in qualche modo defraudati.
R.I.P. Mister Jobs!