Cibo ed eros: cosa vi eccita la lingua e i sensi?

Da Minerva Jones
Inutile sottolineare l'influenza del cibo sull'umore e quindi anche sull'eros: quando mangiamo qualcosa che ci piace, in buona compagnia, nel tempo giusto e intrattenendo una piacevole conversazione, non v'è dubbio che sia uno dei più grandi piaceri della vita (e una delle ragioni per cui forse, addirittura, valga la pena vivere).
Parimenti, l'analogia tra il mangiare (ciò che si mangia, il modo in cui si mangia ecc.) e il fare l'amore non è da sottovalutare: a tal proposito Minerva è sempre un'attenta osservatrice a tavola del proprio commensale quando ancora non lo conosce bene - convinta che da ciò che lui ordinerà, dai suoi gusti e dal modo in cui consumerà una pietanza, lei potrà ricavare preziose informazioni anche su quell'altro aspetto dell'identità altrui.
Minerva s'è poi resa conto nel tempo di amare molto cibi non pasticciati e quanto più possibile freschi o appena scottati, così come s'è scoperta tendenzialmente crudista, ma non per ragioni salutiste, quanto proprio per il piacere di percepire sulla propria lingua e nel proprio palato sapori per così dire 'vergini' - meglio se portati alla bocca con le mani (ah, la sensualità del finger food!).
Un amico giornalista enogastronomico le ha rivelato che i cibi afrodisiaci non esistono, ma lei non se n'è ancora persuasa: di fatto, lei prova proprio desiderio e piacere fisico quando mangia per esempio cibi crudi di derivazione animale, come il pesce (in qualsiasi variante di condimento occidentale o orientale) e la carne (l'albese o al limite una tagliata al sangue accompagnata da sale marino grezzo).
Che dire, infine, di quando assapori la consistenza delle ostriche sulla lingua? Che abbiano un potere afrodisiaco in sé o meno, non ti portano altre immagini e sensazioni davanti agli occhi?
E se sì, state ancora seduti a tavola quando, commensali, tale visione vi attraversa la mente? ;-)

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