Grazie al Consorzio Grana Padano, ho potuto vivere un’esperienza chiarificatrice che ha potuto soddisfare molte delle curiosità che avevo riguardo a diverse realtà che rappresentano l’eccellenza italiana. Grazie a questa iniziativa di Grana Padano, è stato semplice, ma non scontato, chiarire aspetti direttamente con i Presidenti dei diversi Consorzi. Si è potuto capire tutte le fasi del processo produttivo, dalla produzione della materia prima alla messa sul mercato.Mozzarella di Bufala Campana Dop
My point of viewSpesso l’estero, per quanto concerne il settore Food and Wine,guarda l’Italia con grande ammirazione e discernimento; gli stranieri iniziano a cercare prodotti specifici, ad essere consapevoli e meno confusi rispetto ad una regione, un territorio o un marchio. La stessa cosa non si può dire dei consumatori italiani, spesso vittime, più o meno consapevoli, di prodotti imitazione che talvolta, una volta collocati sugli scaffali dei supermercati o dei negozi, rischiano di buttare fumo negli occhi ad un consumatore che, specialmente in quest’ultimo periodo, tende a guardare troppo spesso il prezzo a discapito dell’etichetta. In realtà credo esistano almeno due grandi categorie di consumatori che scelgono un prodotto che è simile all’originale ma non è l’originale. La prima è la categoria che vorrei definire dei risparmiatori forzati ma consapevoli; essi sono il frutto di questa enorme crisi economica. Quelle persone cioè che conoscono il prodotto originale, sanno apprezzare la qualità e hanno ben chiara la differenza tra l’autentico e l’imitazione, ma, a causa dellainstabilità economica più o meno temporanea, volgono lo sguardo a prodotti di più basso livello che riconoscono tali, chiudendo un occhio e consapevoli di aver fatto un acquisto scadente.C’è anche da rilevare che spesso e volentieri la Grande Distribuzione Organizzata tende a spingere un solo confronto tra prezzi, che rende il prodotto imitazione più allettante, visto che l’unico metro di comparazione è solo un raffronto tra costi. E ’ovvio che chi deve risparmiare viene completamente assoggettato da questo fattore. Ed è pur vero che se il risparmio economico sta diventando sempre più un problema comune, questo non può andare ad intaccare così profondamente da portare una persona consapevole e che ha chiaro il concetto di “Qualità” a dover rinunciare anche alla salute. Si, perché spesso, queste imitazioni di prodotti italiani, provengono da paesi dove le regolamentazioni e i controlli non sono certo quelli che vengono eseguiti in Italia per certificare un prodotto. Questi accertamenti, raramente contestati dai produttori aderenti ad un consorzio piuttosto che ad un altro, hanno lo scopo principale di rendere il prodotto conforme alla normativa e, allo stesso tempo, quello di garantire al consumatore la salubrità del suddetto. Sarebbero, in questo caso, fondamentali delle misure di incentivazione al consumo dei prodotti garantiti a discapito di quelli non garantiti, prodotti a briglia sciolta senza alcun controllo, e commercializzati senzascrupolo e alcuna barriera d’ingresso. La seconda categoria è quella dei consumatori impreparati. Cioè quella fetta a cui, ricchi o poveri, apparteniamo un po’ tutti, almeno fino al momento in cui qualcuno ci fa luce e rende noto gli aspetti di un determinato tipo di prodotto o, addirittura, di un’intera categoria di beni. In questo senso l’informazione è fondamentale e necessaria a far si che il consumatore, in parte spaesato, trovi una guida valida che lo aiuti a scegliere con consapevolezza discernendo un prodotto rispetto ad un altro. La questione non è nemmeno la preferenza che può dare, ma l’acquisizione di quella libertà di scelta che può esserci solo dopo aver ricevuto le informazioni giuste. Alla prossima, Tatiana