Non era un arrivo scontato, quello odierno. Cinque gran premi della montagna, anche se non particolarmente impegnativi, in quanto nessuno di prima categoria. La prima parte della corsa è stata animata da diversi tentativi di fuga, uno dei quali vedeva coinvolta anche gente del calibro di Wiggins, Nibali e Boasson Hagen. La BMC dell’australiano Cadel Evans, che con la vittoria di ieri ha conquistato anche la Maglia Verde di leader della classifica a punti, ha ricucito prontamente. In definitiva sono riusciti ad avvantaggiarsi quattro atleti non troppo pericolosi per la classifica che hanno ottenuto il benestare del gruppo: Biel Kadri, Christof Kern, David Moncoutie e Cayetano Jose Sarmiento. Un attento Team Sky, evidentemente non intenzionato a lasciare la leadership nella generale, non ha mai lasciato che il vantaggio lievitasse troppo, mantenendo Wiggins sempre nelle prime posizioni.
Una nota di merito va sicuramente al norvegese Edvald Boasson Hagen, che da talento assoluto qual è, ha lavorato instancabilmente per il proprio capitano per gran parte della corsa. Nella fase centrale, con un percorso che aiutava i coraggiosi, si sono sviluppati diversi contrattacchi. In questo frangente si è messo in mostra il francese Thomas Voeckle, che però non ha ottenuto il via libera, assieme ai compagni d’avventura, dal resto del gruppo. Chi è riuscito, a 9km dal traguardo, a riportarsi sui primi 4, è stato Anthony Roux, che però si è arreso, assieme agli altri, poco dopo al ritorno impetuoso del plotone pilotato dall’Omega Pharma-Quick Step.
Gli ultimi 2500 metri, in ascesa, sembravano poter favorire ancora Evans, che infatti mette alla frusta i compagni che impongono un ritmo altissimo. In supporto agli uomini della BMC si sono portati i bianco-verdi della Liquigas, spronati dal capitano, Vincenzo Nibali, nelle primissime posizioni sin dalle prime rampe. Quando si esaurisce il lavoro dei gregari prova a lasciare tutti sul posto il tedesco Tony Martin. Purtroppo per lui aveva calcolato male i tempi e, mentre Nibali non riusciva ad eseguire il cambio di ritmo necessario, Moreno riusciva a raggiungerlo e staccare tutti tagliando il traguardo in prima posizione davanti a Julien Simon, Tony Gallopin e Rinaldo Nocentini, primo degli italiani.
Si segnala, ancora una volta, un indolente Andy Schleck, che si è staccato non appena il ritmo in salita si è fatto appena appena più elevato. Tutto un altro stampo la prova dello spagnolo Samuel Sanchez, che nonostante una brutta caduta rimediata ieri, è arrivato al traguardo anche nella tappa odierna.
Tra gli uomini che puntano al prossimo Tour, nonostante alcuni abbiano inviato dei buoni segnali, nessuno è apparso troppo in forma rispetto al periodo che stiamo attraversando, in quanto alla Grand Boucle mancano ancora diverse settimane.
Gianluca Santo