Nella prima parte della corsa riescono ad avvantaggiarsi Fofonov, Reza, Sarmiento, Di Gregorio, Egoi Martínez, Vichot, Navarro, Jeandesboz, Losada e Mederel. In cima alla Grand Colombier il loro vantaggio sulla testa del gruppo è di 3’52’’. Su quest’ascesa avevano provato a riportarsi all’inseguimento 7 uomini, tra i quali Feillu, Moncoutie e Marzano, che però sono desistiti in quanto il Team Sky non lasciava spazio.
I movimenti più interessanti, comunque, sono quelli che accadono in discesa: Vincenzo Nibali e Cadel Evans provano a distanziare Wiggins, che preferisce non seguirli. Con i due attaccanti, tra gli altri, anche Van Garderen. L’inseguimento della Sky non sembra, almeno inizialmente, portare frutti, tant’è che all’imbocco dell’ultima salita, la cui sommità distava circa 35 chilometri dal traguardo, il gap era superiore al minuto, mentre la testa della corsa era ancora più lontano. Verso il GPM di Col de Richemond le tirate prima di Boasson-Hagen e successivamente di Porte riportano il vincitore di ieri vicino agli avversari. Quando mancano 500m alla vetta il britannico sorprende tutti e con poche pedalate si riporta nel gruppetto che lo precedeva dimostrando ancora una volta di avere una gran gamba.
La testa della corsa, con l’entrata in gioco dei big, è stata avvicinata nettamente dal gruppo che ora dista meno di 1’. Senza più difficoltà altimetriche da affrontare il Team Sky si limita a controllare e i battistrada possono arrivare a giocarsi la vittoria. Come detto vincerà Vichot, alla prima affermazione stagionale, con un attacco che ha lasciato sul posto tutti i compagni di fuga. A 26’’ arrivano i primi inseguitori, regolati in volata da Egoi Martinez su Fofonov. Il gruppo giunge sul traguardo ad una cinquantina di secondi da Vichot.
Domani andrà in scena la tappa regina di questo Giro del Delfinato con il Col de Joulx-Plan, la cui sommità sarà posta a 12km dal traguardo. Per Nibali, già all’attacco oggi, potrebbe essere una tappa ideale per cercare di conquistare la vittoria, magari con un allungo in discesa. Gianluca Santo