Ciclismo Giro d'Italia 2011 Bisogna andare avanti nonostante tutto col sorriso

Il Giro d'Italia 2011 è stato funestato durante la terza tappa dalla tragica morte di Wouter Weylandt.
Onore alla sua squadra la Leopard e al suo amico Tyler Farrar che hanno abbandonato la corsa per rispetto nei suoi confronti dopo la passerella di Livorno.
Ora però per onorare questo sfortunato ciclista sarebbe meglio cercare di fare corsa vera e ripartire, poichè come ha detto il patron Zomegnan il Giro sa dove deve andare, ci si ferma solo se non si sa dove andare.
Invece ho notato che dopo quel tragico lunedì le disattenzioni, le distrazioni e quindi le cadute sono all'ordine del giorno.
E non sono mancate nemmeno le polemiche dopo la tappa di ieri a Orvieto con alcuni tratti in sterrato.
Fare il corridore non è un mestiere facile lo so, ma il tracciato del Giro lo si conosceva già da sei mesi, inutile lamentarsi, inoltre l'organizzazione si dà un gran da fare per la sicurezza, ed è tutto spiegato nel Garibaldi.
Riboccarsi le maniche quindi e correre.