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Ciclismo – Mondiali MTB, oggi il titolo Donne U23 (ore 17)

Creato il 02 settembre 2010 da Sport24h

I Mondiali di MTB in Canada non sono iniziati nel migliore dei mondi per l’Italia. La staffetta, campione del mondo nel 2009 e vicecampione europeo nel 2010 ha steccato la prova che vale la stagione e l’ha fatto con l’unico elemento nuovo rispetto all’anno passato. Le cronache ufficiali parlano di una foratura, che ha costretto Vieider a perdere oltre un minuto, facendo scivolare la squadra dal primo al quinto posto, dal quale poi non ci siamo più ripresi.
La staffetta (Team Relay) è una prova strana e spettacolare, i cui esiti sono sempre incerti perché il meccanismo di gara non è canonico. Ogni tecnico deve schierare un elite, una donna elite, un U23 e uno juniores. Lo può fare con la sequenza che ritiene migliore e pertanto non sai mai chi è in testa effettivamente. Dipende da chi hanno schierato gli altri dopo. Inoltre nel XCO le forature sono fortemente penalizzanti, non essendo permesso il cambio in corsa della bici. In un’ora di gara questo può accadere più frequentemente di quanto si pensi ma è un rischio che vale per tutti. Lo scorso anno accadde alla Svizzera (la squadra da battere); quest’anno è accaduto a noi. Pazienza.
Cerchiamo di raccogliere gli elementi positivi della prima gara dei mondiali: Marco Aurelio Fontana ha chiuso la prima frazione in testa. Questo non vuol dire nulla, per quanto spiegato prima, ma è certamente rilevante – ed hanno mancato di sottolinearlo i diversi commentatori – che il suo tempo sia stato il più basso in assoluto. Ha coperto il circuito in 15’28”. Gli altri elite hanno fatto peggio: Naef (Svi) 15’31”, Fumic (Ger) 15’29”, Ravanel (Fra) 15’34”. Un buon segno per la gara di sabato, ma dobbiamo anche ricordare che Svizzera e Francia hanno tradizionalmente risparmiato i loro uomini migliori (Schurter e Absalon).
Buone indicazioni sono giunte anche dall’U23 Gerhard Kerschbaumer, lo scorso anno campione del mondo juniores. Ha segnato un tempo che si colloca tra il 2° e il 3° posto dei pari categoria; speriamo bene per la gara individuale anche se è prevedibile, al primo anno nella categoria, che paghi un pegno all’inesperienza.
Sempre ieri è stato assegnato il titolo donne juniores, che è andato alla francese Pauline Ferrand Prevot, già campionessa del mondo strada. Sicuramente un talento da seguire in futuro. Non è raro nel ciclismo femminile, però, trovare, soprattutto nelle categorie inferiori, atlete in grado di vincere su tutti i campi. La specializzazione, per ora, resta una priorità del ciclismo maschile. Comunque i cugini d’oltralpe dimostrano che sono in grado di produrre atleti di valore in tutte le discipline, tranne ormai che nel ciclismo professionistico…
Oggi il calendario prevede l’assegnazione del titolo Donne U23 XCO (ore 10 locali, 17 in Italia). In gara Serena Calvetti e Judith Pollinger.
Ordine di arrivo staffetta


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