Un circuito insidioso come quello di Valkenburg obbliga le varie nazionali a preparare differenti tattiche di gara e dunque ad avere più di un’atleta in grado di competere per la zona podio, proprio a causa dell’imprevedibilità di una corsa del genere. Con la lodevole (e scontata) eccezione dell’Olanda, dove la campionessa olimpica Marianne Vos, favorita numero uno, cercherà di portare a casa la settima medaglia iridata consecutiva, le altre squadre avranno in gara più di una punta: anche la selezione azzurra si presenta così.
Edoardo Salvoldi, detto Re Mida per l’impressionante quantitativo di allori vinti nella sua carriera da CT, ha anzitutto definito le due atlete che prenderanno parte alla prova a cronometro: si tratta della non ancora diciannovenne Rossella Ratto e della ventunenne Elisa Longo Borghini. Sia la bergamasca sia l’ossolana non potranno forse ambire alla gloria nel tic-tac, ma sono assolutamente da tenere sott’occhio per la prova in linea: la Ratto, alla prima stagione tra le senior, ha ottenuto una stupefacente quantità di piazzamenti in gare diversissime, mettendo in mostra un ottimo spunto veloce ma anche una grande resistenza che tornerà molto utile a Valkenburg; la Longo Borghini invece sembra proprio perfetta per un circuito del genere, come dimostrano i suoi ottimi risultati nella campagna del Nord e il più che soddisfacente Giro d’Olanda disputato settimana scorsa.
Accanto a queste due giovani rampanti del pedale azzurro, non poteva mancare il terzetto di atlete esperte e vincenti: Giorgia Bronzini, Noemi Cantele, Tatiana Guderzo. La piacentina, bicampionessa del mondo in carica, ha trovato la condizione migliore proprio nell’ultimo mese, tra il Trophée d’Or e il Giro di Toscana, cogliendo cinque successi; per ovvie ragioni, va considerata in prima linea tra le favorite della prova di Valkenburg. La trentunenne Cantele era partita ottimamente in primavera, con la vittoria al GP Liberazione e al GP El Salvador, ma la sua forma è andata gradualmente in calando per poi risalire negli ultimi tempi, con buoni piazzamenti al Tour de l’Ardèche; la varesina è un’atleta davvero duttile, che saprà eseguire alla perfezione qualunque compito assegnatole da Salvoldi. Discorso simile per la ventottenne vicentina Tatiana Guderzo, anche lei brillante in primavera e non così efficace nelle corse successive; ad ogni modo, quando c’è profumo di medaglie difficilmente tradisce, come dimostrano il bronzo olimpico del 2008 e due podi iridati.
Completano la rosa di 10 nomi, tra le quali verranno scelte le due riserve, altre cinque ragazze davvero interessanti. In primo luogo Giada Borgato, campionessa d’Italia capace di fare bene davvero su ogni tracciato, peculiarità fondamentale che, al pari del lungo sodalizio con Giorgia Bronzini, dovrebbe senz’altro garantirle un posto tra le titolari; un’atleta del genere potrebbe dire la sua in uno sprint ristretto e rimanere incollata alle migliori lungo le salite del Limburgo. La ventenne friulana Elena Cecchini, un mese fa, ha vinto una tappa e la classifica finale del Trophée d’Or, ma è anche capace di mettersi al servizio della squadra, a seconda della situazioni. Non è molto diversa Dalia Muccioli, giovanissima romagnola classe 1993, veloce e resistente. Sempre in tema di giovani, non ci si può dimenticare della trevigiana Francesca Cauz, vent’anni tra dieci giorni, che sarà destinata a lavorare dietro le quinte nel caso in cui dovesse rientrare tra le titolari. Infine, la ventitreenne vicentina Marta Tagliaferro è anch’essa in un ottimo momento di forma, come ha dimostrato tra Francia e Toscana, e potrà tornare molto utile alla causa azzurra.
Dunque, un terzetto di ragazze esperte e un plotoncino di giovanissime davvero molto forti costituiscono l’ossatura della squadra di Salvoldi per Valkenburg; scommettiamo che per la Vos non sarà così facile disfarsi delle azzurre?
foto tratta da womenscycling.net
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