Ciclismo – Tricolori professionisti: Conegliano incorona Visconti. Il parere del neo ct Bettini

Creato il 26 giugno 2010 da Sport24h

L'arrivo di Visconti (foto Bolgan)

Tre anni dopo, Giovanni Visconti si rimette indosso i colori del tricolore: l’ultimo ad essere riuscito a vincere il campionato nazionale due volte era stato Paolo Bettini (quest’oggi a Conegliano al debutto nelle vesti di CT) e scusate se è poco. La Marca Trevigiana regala al ciclismo italiano, dopo le grandi emozioni del Giro, uno dei campionati nazionali più belli di sempre che laurea un campione importante, un siciliano di 27 anni con tante rivincite da prendersi e ancora tanti sogni nel cassetto. Per la verità, a Conegliano tutti aspettavano un altro siciliano, Vicenzo Nibali, che invece si è inaspettatamente sciolto al sole nelle ultime due tornate di questa corsa davvero molto impegnativa, alla pari del suo capitano Ivan Basso. Alla Liquigas-Doimo, che era la squadra da battere, rimane la consolazione della piazza d’onore colta dal generoso Ivan Santaromita, mentre sul terzo gradino del podio c’è l’ex iridato Alessandro Ballan, autore di un ritorno sulle scene in grande stile, seppur in una corsa che sembrava non adatta a lui.
Sventola la bandiera, Visconti, mentre il DS Luca Scinto grida tutta la sua gioia dall’ammiraglia. La sua è una delle squadre escluse dal Giro d’Italia, e invece si è visto che Visconti avrebbe avuto qualcosa di importante da dire. Stesso discorso per Riccardo Riccò, a cui va il merito (insieme a Matteo Carrara ed allo stesso Visconti) di aver dato la svolta alla corsa sul penultimo passaggio su Ca’ del Poggio. Sulla lunga distanza, poi, Riccò ha scontato la ridotta attività dell’ultimo periodo, in più c’è da dire che quando Visconti ha preso il largo, Riccardo non ha trovato alcun alleato disposto a dargli una mano. In compenso Riccò ha confermato le sue doti di scalatore facendo segnare il miglior tempo (3’17”) nell’ascesa di Ca’ del Poggio.  Sul traguardo un decimo posto per lui, assai meno di quanto aveva sognato.
Visconti ha anche saputo prendere tutti di sorpresa: anziché fare la mossa più scontata, ovvero aspettare Ca’ del Poggio per sferrare l’assalto vincente, ha approfittato della salita precedente, quella delle Coste, e da lì in poi ha compiuto uno splendido assolo, nel quale ha dimostrato di essere non solo bravo in salita, ma anche ottimo passista.
“Mi sembra un sogno questa vittoria, tre anni dopo quella di Genova”, ha detto Visconti dopo l’arrivo. “La maglia tricolore è troppo importante per me. Ho fatto un’azione forse un po’ azzardata, alla Bettini, e proprio la presenza di Paolo in macchina accanto a me mi ha dato la grinta di insistere fino all’arrivo”.

Il podio di Conegliano (foto Bolgan)

Tra i piazzati, da segnalare anche le ottime prove di Bertagnolli, Nocentini e Sella, oltre Riccò. Piuttosto deludente Cunego. “Comunque – ha commentato il CT Bettini – è stata una bellissima corsa in cui si sono viste tante azioni importanti. Dal mio punto di vista, il lavoro verso il mondiale australiano non poteva cominciare meglio”. Le parole del neo-CT azzurro suonano anche come una promozione a pieni voti per gli organizzatori trevigiani, cui va il merito di aver costruito un campionato bellissimo su un percorso tecnicamente e scenograficamente perfetto, incorniciato da una folla straordinaria.
Domani, domenica, la Settimana Tricolore si conclude a Treviso, in Piazza dei Signori, con le prove a cronometro Open, Under 23 e donne Elite. Differita TV su Raisport1 dalle ore 21,15.
Paolo Bettini, nuovo Commissario Tecnico Professionisti commenta la così la corsa: “Come primo giorno di lavoro, sono molto soddisfatto – dice sorridendo -  La corsa è stata combattuta e Giovanni Visconti ha fatto una  grande gara, meritandosi il titolo di campione italiano. Molti uomini hanno lottato contribuendo così a creare una “corsa vera” su di un percorso molto duro. Mi ha fatto piacere vedere Nocentini, a soli tre mesi dall’infortunio, tornare a lottare in gara. Così come sono significativi il secondo posto di Ivan Santaromita e il terzo di Alessandro Ballan”.(com stampa)


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