Beh: a leggere il nuovo comunicato del team c’è da dire che la Rosea, questa volta, ha avuto ragione. Sentite qua:
Alla luce dei fatti accaduti nel secondo semestre 2012, il Team Lampre-Merida ha chiesto ed ottenuto la revisione degli accordi che erano alla base del rapporto professionale con Michele Scarponi a tutto il 2013.
Le parti, nel corso delle diverse trattative, sono state assistite rispettivamente dagli avvocati Andrea Melocchi ed Alessandro Sivelli.
Il rapporto di lavoro dell’atleta Michele Scarponi ed il Team Lampre-Merida si concluderà il 31 dicembre 2013. L’atleta, con l’apprezzamento del Team, ha volontariamente sottoscritto l’impegno a dimettersi nel momento in cui dovessero eventualmente emergere ulteriori responsabilità nei confronti della giustizia sportiva e/o ordinaria e dunque in contrasto con il contratto stesso e con il regolamento etico interno alla squadra.
A conclusione del ciclo di incontri, si è concordato che Michele Scarponi torni alle competizioni in coincidenza con l’impegno del Gran Premio Città di Lugano di domenica 24 febbraio 2013 e che osservi un calendario di competizioni basato sulle caratteristiche tecniche dell’atleta e sugli interessi etici ed agonistici del Team Lampre-Merida.
L’accordo è coperto da riservatezza per entrambe le parti.
Ossia: Lampre non rescinde il contratto con Michele Scarponi ma annuncia, già oggi, che il rapporto terminerà al suo naturale esaurimento, il 31 dicembre 2013. L’accordo è stato rinegoziato dal punto di vista economico, ma non si possono rivelare i dettagli. Nel caso in cui Michele Scarponi fosse coinvolto in ulteriori storie di doping, si dimetterebbe volontariamente restando a spasso mentre il team non risulterebbe coinvolto.
Ci sembra una sconfitta su tutta la linea per l’atleta, che ha accettato tutte le condizioni poste da Lampre pur di continuare a correre. Peraltro, la sensazione è che la storia potrebbe anche non finire qui..