“La World Naked Bike Ride e’ una manifestazione di legittimazione culturale e sociale in difesa del ciclista urbano e di esortazione pacifica a far attuare una politica di maggiore tutela e impegno verso i cittadini che scelgono forme di mobilità più rispettose dell‘ambiente e della sicurezza.
Abbandonare i vestiti e rifiutare la vergogna del nudo è il nostro modo di esprimere il disagio e il rifiuto verso uno stile di vita dipendente dal petrolio e da tecnologie ormai surclassate. Si pone l’accento sul corpo perché questa parte di noi viene spesso messa in secondo piano da vestiti, consuetudini, e da vecchi involutivi retaggi”.
Così, seminudi in sella alle bici, a centinaia hanno attraversato il 19 giugno 2010 il centro di Torino nella giornata mondiale del ‘World Nake Bike Ride’. A Torino però, tutti i ciclonudisti erano in costume da bagno o in mutande, dovendo coprire le parti intime per ordinanza del sindaco. No comment.