partenza: Municipio di Breno.
arrivo: Municipio di Breno.
distanza: 18 chilometri; più lungo se si sale al Passo Croce Domini.
profilo altimetrico: Dislivello 345 mt; 1430 mt. al Passo.
condizioni del percorso: Interamente asfaltato.
segnaletica: Presente su tutto il percorso.
momento migliore: Primavera/Estate fino inizio Autunno.
sicurezza: Percorso promiscuo pertanto, prestare attenzione.
Itinerario
Dopo la sosta culturale, eccoci pronti per affrontare questo impegnativo percorso; attraversiamo la statale di fianco al Municipio per prendere la direzione del Passo Crocedomini.
Un ripido strappo ci porta subito “in clima agonistico”, per proseguire poi in modo più tranquillo oltrepassando in successione l’antica parrocchiale di San Maurizio, nonchè il quattrocentesco santuario di San Valentino.
Appena superata la frazioncina di Pescarzo, il panorama si presenta davanti a noi sempre più ampio con il Castello da poco visitato, la media Valle, la Concarena ed il corso del Fiume Oglio.
Ora i cartelli ci segnalano il vicino confine del Parco dell’Adamello; al suo interno valli e monti del versante bresciano tra i più belli di questo gruppo montuoso.
Raggiunta e superata la frazione di Astrio, al bivio, consapevoli delle Ns. forze fisiche/atletiche, risaliamo la Valle delle Valli fino a raggiungere il Passo di Crocedomini (mt. 1895) che per la sua stupenda posizione è stato e sarà meta di tappa dei Giri d’Italia.
Sosta necessaria “per gli occhi e le gambe”, prima di ritornare sui Ns. passi. Al bivio che precede Astrio, prendiamo a sx in direzione Bienno, graziosissimo paese di 3630 abitanti inserito con giusto merito tra i “Borghi più belli d’Italia”.
A malincuore riprendiamo la discesa che ci riporterà a Breno; il santuario di Santa Maria Maddalena con la statua dorata di Cristo Re, nonché l’Eremo dei Santi Pietro e Paolo, ci “obbligano” a sostare nuovamente prima di proseguire “sorvegliati” dall’imponente Castello di Breno che ci “guida” verso il Ns. punto d’arrivo (Municipio di Breno).
Un gran bel percorso, da suggerire a tutti i “ciclisti veri”.