CicloTurismo Marche: Valmarecchia, tesori e colori

Creato il 25 maggio 2012 da Fumagale @ciclo_news

partenza: Novafeltria, piazza Vittorio Emanuele.
arrivo: Novafeltria, piazza Vittorio Emanuele.
distanza: 65 chilometri.
profilo altimetrico: Dislivello massimo m. 734.
condizioni del percorso: Asfaltato ed un po’ dissestato.
segnaletica: Presente ovunque.
momento migliore: Dalla Primavera alla fine dell’Autunno.
sicurezza: Molti tratti promiscui e la strada dissestata, suggeriscono la massima prudenza.

Itinerario
Quello che ci accingiamo a percorrere è un tragitto adatto a chi ha “gambe forti”. Si sviluppa a cavallo dell’Alta Val Marecchia, in un bellissimo paesaggio con la visuale che spazia dal Monte Carpegna fino al mare.

L’asprezza delle salite e la qualità non inconfutabile dell’asfalto, consigliano l’utilizzo di una bici con rapporti piuttosto agili e ruote resistenti alle buche, dotata di tubolari che “sopportano” il famigerato ghiaino che può generare rovinose cadute.

Partiamo dalla vivace Piazza V. Emanuele di Novafeltria. Questa cittadina sorge al centro della media valle del Marecchia dove un tempo si incontravano per il mercato gli abitanti dei colli circostanti. Sulla piazza si affacciano i monumenti più importanti: Il Palazzo Municipale del seicento e la trecentesca chiesetta di Santa Marina, la neoromanica chiesa parrocchiale di San Martino ed il Teatro Comunale con sala liberty e balconate. Nella località di Perticara, un tempo centro minerario per l’estrazione dello zolfo, è allestito un Museo storico con reperti, strumenti e documenti dell’epoca.

Azzerato il contachilometri, scendiamo in via Garibaldi e subito dopo, al semaforo, eccoci in salita in direzione Talamello che raggiungiamo ancor prima di “rompere il fiato”. Sulla piazza principale sorge la seicentesca parrocchiale di San Lorenzo che custodisce al suo interno una preziosa Croce del Trecento. Di grande interesse è anche la “cella” del Cimitero che Antonio Alberti da Ferrara decorò con affreschi nel 1427. Per gli amanti dell’arte culinaria, segnaliamo il rinomato “Ambra di Talamello”, caciotta locale stagionata per mesi in fosse scavate nell’arenaria. Usciamo dal borgo e prendiamo a sx in direzione Perticara, allo stop a dx; la strada riprende a salire fino al suo culmine posto ai Ns. “primi 8 Km”. Poco dopo raggiungiamo la piazza di Perticara, frazione (di Novafeltria) che conta circa mille abitanti; un irrinunciabile ristoro presso la sua fontana ed eccoci pronti a ritornare dalla stessa strada. Allo stop del Km 10, prendiamo a dx sulla provinciale in direzione Sant’Agata Feltria, raggiungendo la cima a Poggiorimini prima di iniziare la discesa che suggerisce molta attenzione.

Sant’Agata Feltria, con la sua pittoresca Rocca resturata nel 1474, ci attende quando abbiamo percorso 17 km. All’ingresso del paese incontriamo il Convento di San Girolamo e la Collegiale di Sant’Agata ricca di tele e sculture pregevoli, il secentesco “Palazzone” (sede comunale) che include il Teatro Mariani, in legno con la sua elegante sala a palchetti. Ritorniamo ancora una volta dalla stessa strada, allo stop proseguiamo in salita (molto impegnativa) in direzione Pennabilli; al bivio prendiamo a sx per Monte Benedetto – Petrella Guidi che raggiungiamo al 23° km. Molto suggestiva la frazione di Petrella Guidi che conserva i resti di un antico borgo militare del XIII secolo. Superiamo il ponte al 28° Km, allo stop, giriamo a dx in direzione Sansepolcro fino a Ponte Messa; prima di raggiungere il ponte, giriamo a sx per Pennabilli che in breve raggiungiamo. La cittadina, posta ai piedi del monte Carpegna, nacque nel 1350 dall’unione dei villaggi fortificati Penna e Billi.

Nel suo centro storico si ammirano la Porta Malatesta (XIII sec.) il Palazzo del Bargello e la Porta Carboni (XIV sec.), la Porta di Borgo San Rocco oltre al Santuario della Madonna delle Grazie; nella piazza principale vi è la Cattedrale (tardo rinascimento), il Palazzo mediceo e la Loggia dei Mercanti. Di rilievo anche il Museo Diocesano, il Museo informatico e di Storia del calcolo, il Museo Mariano nonché il Teatro Vittoria. Risaliamo in sella; in salita, prendiamo la direzione Cantoniera per girare poi a sx per Scavolino.

Eccoci nella sua piazza, caratteristica per il loggiato e per la vista del rudere del suo castello, un tempo residenza dei Carpegna. Lasciamo questa frazione girando a sx in direzione Soanne, allo stop a dx in salita ed al 40° km ecco raggiunta questa frazione di 75 abitanti. Riprendiamo a salire fino a “scollinare” per ridiscendere circa 1 km prima di prendere a sx in direzione della Madonna di Pugliano percorrendo l’ultima salita che ci porta a “Serra San Marco” dove ci godiamo lo splendido ed appagante panorama.

Madonna di Pugliano è posta al Ns 49° km, la superiamo girando a dx in discesa per San Leo, graziosissimo luogo entrato da poco a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Al trivio, giriamo a dx e subito a sx in discesa per Sant’Igne, Novafeltria. Dopo l’abitato di Piega, suggeriamo molta attenzione a causa della strada piuttosto dissestata. Giriamo a sx con alla sx il cartello Boscara, dopo pochi metri giriamo a dx direzione Maioletto. Abbiamo percorso 63 dei 65Km quando giriamo a dx per Novafeltria; attraversato il fiume, giriamo a dx imboccando la ciclabile lungo il fiume Marecchia. Terminata la ciclabile prendiamo a sx ed in salita, dopo 500 metri, giriamo a sx per arrivare in Piazza Vittorio Emanuele da dove eravamo partiti per questo faticoso ma fantastico percorso.

veni, vidi.. condividi?&appId; Post Published: 25 maggio 2012
Author: fumagale
Found in section: CicloTurismo, Giro in Italia, per approfondire

Tags: Alta Val Marecchia, Ambra di Talamello, CicloTurismo, CicloTurismo Marche, CicloTurismo Valmarecchia, Madonna di Pugliano, Marche, Novafeltria, Palazzo del Bargello, Petrella Guidi, Sant’Agata Feltria, Scavolino, Talamello, Valmarecchia

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arrivo: Novafeltria, piazza Vittorio Emanuele.
distanza: 65 chilometri.
profilo altimetrico: Dislivello massimo m. 734.
condizioni del percorso: Asfaltato ed un po’ dissestato.
segnaletica: Presente ovunque.
momento migliore: Dalla Primavera alla fine dell’Autunno.
sicurezza: Molti tratti promiscui e la strada dissestata, suggeriscono la massima prudenza.

partenza: Novafeltria, piazza Vittorio Emanuele.
arrivo: Novafeltria, piazza Vittorio Emanuele.
distanza: 65 chilometri.
profilo altimetrico: Dislivello massimo m. 734.
condizioni del percorso: Asfaltato ed un po’ dissestato.
segnaletica: Presente ovunque.
momento migliore: Dalla Primavera alla fine dell’Autunno.
sicurezza: Molti tratti promiscui e la strada dissestata, suggeriscono la massima prudenza.

Itinerario
Quello che ci accingiamo a percorrere è un tragitto adatto a chi ha “gambe forti”. Si sviluppa a cavallo dell’Alta Val Marecchia, in un bellissimo paesaggio con la visuale che spazia dal Monte Carpegna fino al mare.

L’asprezza delle salite e la qualità non inconfutabile dell’asfalto, consigliano l’utilizzo di una bici con rapporti piuttosto agili e ruote resistenti alle buche, dotata di tubolari che “sopportano” il famigerato ghiaino che può generare rovinose cadute.

Partiamo dalla vivace Piazza V. Emanuele di Novafeltria. Questa cittadina sorge al centro della media valle del Marecchia dove un tempo si incontravano per il mercato gli abitanti dei colli circostanti. Sulla piazza si affacciano i monumenti più importanti: Il Palazzo Municipale del seicento e la trecentesca chiesetta di Santa Marina, la neoromanica chiesa parrocchiale di San Martino ed il Teatro Comunale con sala liberty e balconate. Nella località di Perticara, un tempo centro minerario per l’estrazione dello zolfo, è allestito un Museo storico con reperti, strumenti e documenti dell’epoca.

Azzerato il contachilometri, scendiamo in via Garibaldi e subito dopo, al semaforo, eccoci in salita in direzione Talamello che raggiungiamo ancor prima di “rompere il fiato”. Sulla piazza principale sorge la seicentesca parrocchiale di San Lorenzo che custodisce al suo interno una preziosa Croce del Trecento. Di grande interesse è anche la “cella” del Cimitero che Antonio Alberti da Ferrara decorò con affreschi nel 1427. Per gli amanti dell’arte culinaria, segnaliamo il rinomato “Ambra di Talamello”, caciotta locale stagionata per mesi in fosse scavate nell’arenaria. Usciamo dal borgo e prendiamo a sx in direzione Perticara, allo stop a dx; la strada riprende a salire fino al suo culmine posto ai Ns. “primi 8 Km”. Poco dopo raggiungiamo la piazza di Perticara, frazione (di Novafeltria) che conta circa mille abitanti; un irrinunciabile ristoro presso la sua fontana ed eccoci pronti a ritornare dalla stessa strada. Allo stop del Km 10, prendiamo a dx sulla provinciale in direzione Sant’Agata Feltria, raggiungendo la cima a Poggiorimini prima di iniziare la discesa che suggerisce molta attenzione.

Sant’Agata Feltria, con la sua pittoresca Rocca resturata nel 1474, ci attende quando abbiamo percorso 17 km. All’ingresso del paese incontriamo il Convento di San Girolamo e la Collegiale di Sant’Agata ricca di tele e sculture pregevoli, il secentesco “Palazzone” (sede comunale) che include il Teatro Mariani, in legno con la sua elegante sala a palchetti. Ritorniamo ancora una volta dalla stessa strada, allo stop proseguiamo in salita (molto impegnativa) in direzione Pennabilli; al bivio prendiamo a sx per Monte Benedetto – Petrella Guidi che raggiungiamo al 23° km. Molto suggestiva la frazione di Petrella Guidi che conserva i resti di un antico borgo militare del XIII secolo. Superiamo il ponte al 28° Km, allo stop, giriamo a dx in direzione Sansepolcro fino a Ponte Messa; prima di raggiungere il ponte, giriamo a sx per Pennabilli che in breve raggiungiamo. La cittadina, posta ai piedi del monte Carpegna, nacque nel 1350 dall’unione dei villaggi fortificati Penna e Billi.

Nel suo centro storico si ammirano la Porta Malatesta (XIII sec.) il Palazzo del Bargello e la Porta Carboni (XIV sec.), la Porta di Borgo San Rocco oltre al Santuario della Madonna delle Grazie; nella piazza principale vi è la Cattedrale (tardo rinascimento), il Palazzo mediceo e la Loggia dei Mercanti. Di rilievo anche il Museo Diocesano, il Museo informatico e di Storia del calcolo, il Museo Mariano nonché il Teatro Vittoria. Risaliamo in sella; in salita, prendiamo la direzione Cantoniera per girare poi a sx per Scavolino.

Eccoci nella sua piazza, caratteristica per il loggiato e per la vista del rudere del suo castello, un tempo residenza dei Carpegna. Lasciamo questa frazione girando a sx in direzione Soanne, allo stop a dx in salita ed al 40° km ecco raggiunta questa frazione di 75 abitanti. Riprendiamo a salire fino a “scollinare” per ridiscendere circa 1 km prima di prendere a sx in direzione della Madonna di Pugliano percorrendo l’ultima salita che ci porta a “Serra San Marco” dove ci godiamo lo splendido ed appagante panorama.

Madonna di Pugliano è posta al Ns 49° km, la superiamo girando a dx in discesa per San Leo, graziosissimo luogo entrato da poco a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Al trivio, giriamo a dx e subito a sx in discesa per Sant’Igne, Novafeltria. Dopo l’abitato di Piega, suggeriamo molta attenzione a causa della strada piuttosto dissestata. Giriamo a sx con alla sx il cartello Boscara, dopo pochi metri giriamo a dx direzione Maioletto. Abbiamo percorso 63 dei 65Km quando giriamo a dx per Novafeltria; attraversato il fiume, giriamo a dx imboccando la ciclabile lungo il fiume Marecchia. Terminata la ciclabile prendiamo a sx ed in salita, dopo 500 metri, giriamo a sx per arrivare in Piazza Vittorio Emanuele da dove eravamo partiti per questo faticoso ma fantastico percorso.

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Tags: Alta Val Marecchia, Ambra di Talamello, CicloTurismo, CicloTurismo Marche, CicloTurismo Valmarecchia, Madonna di Pugliano, Marche, Novafeltria, Palazzo del Bargello, Petrella Guidi, Sant’Agata Feltria, Scavolino, Talamello, Valmarecchia

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