CicloTurismo Puglia. “Vie Verdi” di Brindisi: Via Traiana

Creato il 03 febbraio 2012 da Fumagale @ciclo_news

partenza: Stazione delle Ferrovie di Ostuni.
arrivo: Stazione delle Ferrovie di Ostuni.
distanza: 28  chilometri.
Profilo altimetrico: Percorso completamente pianeggiante.
condizioni del percorso: Ciclabile con tratti promiscui; asfaltato con brevi tratti di sterrato.
segnaletica: Cartelli turistici marroni e segnaletica stradale nei tratti promiscui.
momento migliore: Tutto l’anno, da non perdere in primavera.
sicurezza: Usare attenzione sempre, specie nei brevi tratti di strada provinciale.

Itinerario
Questa volta, al cospetto della bellezza pudica della terra Brindisina, ci addentriamo nel dedalo dei tratturi e dei passaturi sterrati.

Sono le “Vie verdi”.

Percorrendole, esploreremo questo territorio affacciato sul mare sull’altipiano della Murgia, costellato di paesi bianchi di calce, da oliveti secolari, orti e campi seminati.

L’itinerario che stiamo per percorrere (Via Traiana), ricalca una parte dell’antico tracciato romano, voluto dall’imperatore Traiano; è composto da due anelli uniti da un tratto in comune, lungo la sopracitata via.

Partiamo dalla stazione ferroviaria di Ostuni, prendiamo la strada provinciale in direzione di Villanova incrociando sulla sinistra la Via Traiana. Seguendo le indicazioni, ci immergiamo nel verde argentato dei plurisecolari oliveti immersi in un incantevole paesaggio.

Accompagnati da questi “patriarchi della natura”, fertili e vigorosi anche se dilatati e consumati dai secoli,  incrociamo indicazioni di masserie, vigneti, pascoli. Con una piccola deviazione sulla sinistra, andiamo a vedere la masseria Sansone, esempio molto diffuso in Puglia di masseria fortificata.

Tornati sui nostri passi, incrociamo la provinciale, giriamo a destra fino a trovare sulla sinistra l’indicazione Via Traiana-Casa del Parco.

Pedaliamo tra gli oliveti, divisi da bianchi muretti a secco costellati da strutture rurali che, tinte di calce bianca, fanno da incredibile contrasto con il colore rosso cupo della terra e l’azzurro terso del cielo.

Per un breve tratto costeggiamo la linea ferroviaria fino a raggiungere l’ex stazione di Fontevecchia, ora Parco naturale; proseguiamo e seguendo le indicazioni, ci portiamo verso la zona umida del fiume Morelli.

Si spalanca ora davanti a Noi un’emozionante prospettiva di una lunga strada bianca e sterrata, gli olivi si fanno sempre più radi mentre all’orizzonte, vediamo apparire la striscia blu cobalto del mare.

In corrispondenza della statale finisce la ciclabile, giriamo a destra e proseguiamo sulla strada sterrata; un sottopasso ci consente di raggiungere il Lido Morelli ed osservare il cordone di dune fossili (spettacolari in primavera per la grande fioritura).

La polla risorgiva del fiume Morelli è un residuo delle numerose aree paludose un tempo qui numerose; vi sostano per svernare uccelli migratori. E’ un territorio di notevole interesse comunitario sotto la completa tutela del Parco.

Torniamo a ritroso fino a prendere la complanare in direzione Brindisi seguendo sempre le indicazioni “Via Traiana”; arrivati ad una rotonda, giriamo nella seconda strada sulla destra per ritornare su un tratto già percorso all’andata fino ad incrociare la provinciale.

Si potrebbe da qui ritornare alla stazione che ci ha visti partire; scegliamo invece di proseguire seguendo l’antica via tra gli olivi fino all’indicazione per il frantoio ipogeo Lacopagliaro.

Giriamo a destra passando in fianco ad un bianco trullo prima di raggiungere il frantoio medievale (visitabile su appuntamento); ubicato nel sottosuolo,  testimonia del duro lavoro dell’uomo per ottenere “l’oro liquido” che per secoli ha sostenuto l’intera economia di quest’area.

Dopo aver ammirato lo spettacolo racchiuso in questo fantastico percorso, non ci resta che seguire le indicazioni che ci riportano al punto di partenza, accompagnati dal profilo della città di Ostuni che appare in alto, bianca tra gli olivi.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :