Cicoria e quinoa, sapori e profumi racchiusi in un barattolo e l'aceto balsamico della "Vecchia Dispensa"

Da Meriscarpi
Tra tanti giorni di pioggia ecco un pò di sole! Solo un giorno però, ma è servito per stimolare la mia fantasia e fare foto. La mia fantasia è stata stimolata anche da lei , una ricetta che poi io ho modificato a mio piacimento.
Semplicemte cicoria, quinoa, aceto balsamico, questo e pinoli, il tutto racchiuso in un barattolo di vetro.  Potete portalo in tavola così oppure regalarlo. E' di sicuro effetto, bello e particolare.

Ingredienti per 2 o 3 persone
2 mazzi grandi di cicoria 300 gr di quinoa 4 cucchiai di olio evo 2 cucchiai di aceto balsamico  (per me Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Biologico  "La vecchia Dispensa") 100 g di pinoli sale e pepe q.b. 3 vasetti piccoli di vetro
Procedimento In una pentola cuocete la quinoa secondo le istruzioni della vostra confezione. Scolate. Lavate e pulite la cicoria togliendo i gambi duri. Tagliuzzatela e mettetela in una padella dove avrete scaldato l'olio evo. Lasciate cuocere. Aggiungete la quinoa alla cicoria, l'aceto balsamico, sale e pepe. Lasciate insaporire e nel frattempo tostate in una padellina i pinoli con un cucchiaio di olio evo. 
Preparate i vasetti versando tutto al loro interno ed aggiungendo pizzichi di pinoli. 

Balsamico per passione da quattro generazioni



La Storia de La Vecchia Dispensa inizia quattro generazioni fa, quando la nostra famiglia cominciò ad invecchiare Aceto Balsamico in preziose botti di legno. Una dolce eredità consegnata con passione dai nostri padri come dote ad ogni figlia. Per rendere merito al lavoro delle generazioni precedenti, nel 1975 aprimmo "La Vecchia Dispensa". Il nome prende origine dalla civiltà contadina nelle cui abitazioni esisteva un grande mobile di legno scuro dove si custodivano prodotti sott'olio, sott'aceti e confetture preparati durante l'estate per superare i rigidi inverni. Questo era il posto anche del nostro Aceto Balsamico, conservato in pesanti orci di terracotta.
Decidemmo di rimanere nella palazzina di famiglia affacciata sulla Piazza della Dama nel borgo di Castelvetro, dove svetta da secoli la Torre delle Prigioni. Nel piccolo laboratorio artigianale, cuociamo i mosti d'uva dagli aromi dolci e penetranti oltre a preparare specialità gastronomiche seguendo, sia ricette di famiglia custodite gelosamente, sia ricette innovative per reinterpretare i sapori del passato. Le eccellenze della tradizione modenese  e non solo, si trasformano così in file di vasetti e orci pazientemente riposti su scaffali di legno nella nostra bottega. Infine, proprio all'interno della Torre, custodiamo oggi i barili più antichi e i ricordi più cari, protetti da solide mura in pietra.