Cielo e ferro (2014)

Creato il 18 marzo 2015 da Nickparisi

Gli Stati nazionali non esistono più.
C'è una guerra in corso, una guerra sotterranea che non fa prigionieri.
Tutto è cominciato quando è arrivato un uomo: Avraham, detto anche, l'unificatore, che ha creato una nuova fede prendendo a piene mani elementi dal cristianesimo, dall'islam e, dall'ebraismo e da tutte le altre religioni organizzate e da tutte le passate filosofie politiche.  
In molti lo hanno seguito. Purtroppo.
Con Avraham sorge un nuovo tipo di integralismo, un moderno integralismo che fa impallidire quelli precedenti.
Il risultato del conflitto è un Mondo diviso in due schieramenti dai confini a macchia di leopardo: da un lato la Nazione Avrahamita, dall' altro il Coordinamento delle Libere Città, ultimo ricordo della perduta società del XXI Secolo.
Ma, quando cadono tutte le barriere diventa impossibile conservare la propria umanità.


Cielo e Ferro è l'ultimo risultato della lunga sinergia tra Paolo Frusca ed Italo Bonera, due scrittori di cui ho già parlato in passato; assieme i due nel 2010 hanno infatti pubblicato l' ucronia PHOxGEN mentre il solo Bonera un paio di anni dopo è stato artefice del technotriller Io Non Sono Come Voi. Adesso i due, rinsaldano la loro cooperazione pubblicando questa raccolta per il piccolo editore specializzato La Ponga Edizioni.
Cielo e Ferro è, un libricino molto agile, composto da poco più di un centinaio di pagine. Nove racconti, che s'intersecano collegandosi tra loro attraverso uno scenario comune.
Uno scenario di guerra e distruzione.
Provate ad immaginare tutti i totalitarismi mondiali, il lato peggiore di tutte le religioni organizzate, tutte le storture, tutti gli integralismi politici, e filosofici  riuniti tra loro da qualcuno sicuramente molto pericoloso ma totalmente carismatico da risultare in grado di attirare a sé tutti i fatatici e gli scontenti del mondo
Cosa ne verrebbe fuori?
La risposta è facilmente intuibile.
L'argomento è sicuramente attuale, mentre leggevo  Cielo e Ferro non potevo fare a meno di pensare alla cronaca quotidiana, a quegli uomini barbuti convinti di detenere l'unica verità possibile, pronti sopratutto ad imporre la loro presenza con la forza e con la violenza.
E sicuramente i due autori avranno trovato più di qualche spunto dalle vicende che da almeno una quindicina di anni sconvolgono le cronache internazionali, ma lo fanno da artisti, traslandone la materia all'interno dei loro racconti. L'antologia, inoltre, parla anche delle molteplici tipologie di estremismo, del conflitto tra civiltà e del declino della società così come crediamo di conoscerla.
E' uno scenario complesso quello che i due scrittori compongono, uno scenario che si svela a frammenti, racconto dopo racconto e che descrive un mondo suddiviso a macchia di leopardo, in cui sacche disperate di umanità resistono come possono all'incedere dei fanatici Avrahamisti (questo è il nome della fanatica religione immaginata da Bonera e Frusca)
Ma in questa guerra nessuna fazione è totalmente innocente.
Non sono innocenti certamente il manipolatore Avraham ed i suoi adepti, ma non si dimostrano migliori la Città Libere che ad Avraham si oppongono  e che sono (quasi ) altrettanto corrotte, dispotiche ed assolutiste.
Sembra esistere un unica via di salvezza nel mondo di Cielo e Ferro ed è quella del rifiuto, della fuga, ma è una via che riescono a percorrere in pochi.
Ricordiamoci però che alla fine sono solo racconti di fantascienza.
Ottimi racconti, peraltro.


Paolo Frusca


Andiamoli quindi ad esaminare.
Tecnicamente, tra i nove racconti tre sono stati scritti da entrambi gli scrittori, cinque dal singolo Bonera ed uno dal solo Frusca. Va detto comunque che i due autori hanno raggiunto una piacevole sintesi di stile, al punto che la tecnica dell'uno si compenetra in quella dell'altro e spesso risulta difficile riuscire a comprendere dove termini il lavoro del primo autore e dove cominci quello del secondo.
Tra i vari pezzi, personalmente, quello che mi ha convinto di meno è stato proprio il primo, quel Cielo e Ferro che dà il nome all'intera raccolta. Probabilmente la colpa di questo "non gradimento" è mia, ma ho letto fin troppi racconti su giornalisti senza scrupoli per poterlo apprezzare fino in fondo. Però è solo un attimo, perché già a partire da L'Unificatore,  il secondo racconto che narra l'inizio dell'ascesa di Avraham e i primi giorni della crisi raccontata con gli occhi di un vecchio testimone che le cose migliorano. Il racconto ha una bella tensione narrativa e sopratutto colpisce le corde giuste; molto azzeccato anche Cratere Mogadiscio scritto da Bonera. 
La mia sensazione è che Cratere Mogadiscio sia  un capitolo stralciato da Io Non Sono Come Voi dal momento che ripresenta alcuni degli stessi personaggi di quel romanzo, come il sergente Markus o lo stesso protagonista.
La storia viene comunque adattata in maniera funzionale al nuovo contesto e devo dire che così come racconto singolo funziona ottimamente, probabilmente meglio di come avrebbe reso all'interno del romanzo dove - forse- sarebbe risultata troppo ridondante.
Una piacevolissima sorpresa, comunque.

Italo Bonera


Piacevoli anche L'Udienza - uscito dalla penna di Paolo Frusca, un buon affresco sulla banalità del male- e Non mi chiamo Quinto, probabilmente uno degli scritti migliori di tutta l' antologia, dove ci viene mostrata l'unica via di redenzione possibile nel fanatico mondo di Cielo e Ferro. 
Cielo e Ferro, in definitiva, si è dimostrata una piacevole lettura, con alcuni scritti che raggiungono un buon livello, sinceramente non mi dispiacerebbe se i due autori un domani ampliassero il concepts dell' universo Avrahamita.
Magari con altri racconti.
Potrebbe essere una via da seguire.
ITALO BONERA E PAOLO FRUSCA.   CIELO E FERRO.
ISBN  978-88-97823-26-1  LA PONGA EDIZIONI.
VERSIONE CARTACEA: 107 Pagine  EURO: 7,90 6,72
VERSIONE DIGITALE: Formato Kindle EURO: 1,99

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