Visitare il cimitero delle fontanelle a Napoli, nel cuore del Rione Sanità, uno dei quartieri della città più ricchi di storia e tradizioni, è un’esperienza unica nel suo genere. Un viaggio inaspettato fra il sacro e il profano, fra la vita e la morte, fra miti e leggende che sono la storia di Napoli e la storia di tutti gli uomini e donne. Il tutto mentre gli occhi scavati delle “cape ‘e morte” ti guardano inesorabili.
Cimitero delle Fontanelle: tra storia e tante leggende
Il Cimitero delle Fontanelle, in napoletano ‘O Campusanto d’ ‘e Funtanelle o il cimitero delle “cape ‘e morte“, è un antico cimitero della città di Napoli scavato nella roccia tufacea della collina di Materdei. È possibile accedere ad esso dalla piccola chiesa di Maria Santissima del Carmine, costruita agli inizi del XIX secolo a ridosso delle cave di tufo. Una volta dentro ci si ritrova in un antico ossario che i napoletani nel tempo hanno reso un luogo unico al mondo. Nel cimitero delle Fontanelle sono state riversate, nel corso del tempo, tantissime ossa e resti, soprattutto a seguite di pestilenze ed epidemie, e alcune voci vogliono che qui ci siano anche i resti del poeta Giacomo Leopardi, morto mentre il colera del 1836 era ancora in giro. In realtà il poeta fu inumato nell’atrio della chiesa di San Vitale poi nel 1939 fu spostato al Parco Vergiliano anche se sui resti di Leopardi esiste tuttora un caso. D’altronde quasi tutti i resti umani conservati nel cimitero sono anonimi se si escludono i due scheletri di Filippo Carafa Conte di Cerreto dei Duchi di Maddaloni, morto il 17 luglio 1797 e di Donna Margherita Petrucci sua moglie il cui cranio ha la bocca spalancata come chi sta per vomitare, per cui si dice che la nobildonna sia morta strangolata da uno gnocco.
Ad altri scheletri sono associati dei nomi, ma qui la leggenda si mescola con la storia. Ecco allora il cranio di Donna Cuncetta, che prende il nome dalla donna che pregava questa anima nella speranza di avere un figlio, tra l’altro poi avuto, gli scheletri degli amanti, abbracciati tra loro, e il cranio del Capitano. Per scoprire tutte queste storie basta visitare il cimitero accompagnati da una guida.
Il Cimitero della Fontanelle ha origine nel XVI secolo
L’origine del cimitero delle Fontanelle si fa risalire probabilmente al XVI secolo, un periodo terribile in cui in città si susseguirono rivolte popolari, carestie, terremoti, eruzioni del Vesuvio e epidemie. le ossa delle tante vittime di questi avvenimenti furono portati nel cimitero e lo stesso è stato fatto in momenti successivi della storia della città.