Un hacker di 16 anni è stato condannato dal Tribunale del Popolo del distretto di Changning a Shanghai a due anni di carcere (con la condizionale) per aver attaccato due siti web commerciali giapponesi e rubato più di 6000 carta di credito .
A parte il fatto che il protagonista sia un minorenne, ancora più inquietante è la storia emersa durante il processo: i pubblici ministeri cinesi hanno infatti evidenziato come Zhao Chenchen, studente presso una scuola professionale locale, quando aveva poco meno di 15 anni, avesse aderito ad una chat online di hackers e cominciato ad imparare i rudimenti per diventare un hacker attraverso il supporto di un sedicente "maestro",
Ed è così che dopo un primo tirocinio, il suo "maestro" finisce per chiedere a Zhao di passare lo scorso anno dalla teoria alla pratica e di attaccare alcuni siti web stranieri assieme a lui.
Zhao non ci pensa due volte e la coppia attacca in quei giorni diversi siti web commerciali giapponesi che vendevano mobili, computer e materiali da costruzione.
Durante queste azioni Zhao ruba anche i dati di più di 6.000 carte di credito che poi nei giorni successivi il suo maestro vende, dando a Zhao 22 mila yuan ($ 3.494). Durante l'udienza in tribunale Zhao ha ammesso di aver preso i soldi dal suo maestro, ma ha però dichiarato che non sapeva che le informazioni da lui trafugate fossero state vendute per creare carte di credito clonate.
Morale, il giudice ha condannato Zhao ad una pena ritenuta dallo stesso "mite" sia perché Zhao si è dichiarato colpevole ma anche perchè nel frattempo erano intervenuti i suoi genitori che oltre a restituire i soldi ricevuti, hanno provveduto a pagare una multa di 20.000 yuan.
La storia di Zhao ha comunque contribuito a squarciare il velo su un inquietante sottobosco che sembra caratterizzare l'IT cinese contemporaneo, qualcosa che non può lasciare indifferenti, un lato oscuro della rete dove molti minori rischiano di finire "vittime" di presunti "maestri di vita", rischiando così di fare la fine di Zhao.
E in queste ore c'è da essere certi che altri piccoli hackers stanno preparandosi sotto la guida attenta dei propri "maestri" ad emulare le gesta di Zhao: chi sarà il prossimo?