CINA: COSTRETTA AD ABORTIRE AL 7mo MESE

Creato il 12 luglio 2012 da Cribassi

Un gruppo attivo per i diritti umani, che tiene d'occhio la politica comunista della Cina relativa agli aborti forzati su coppie che non aderiscono alla politica del figlio unico, ha riportato che il 3 giugno u.s.una donna cinese, al 7mo mese di gravidanza è stata portata via dalla propria casa,  dalla "polizia della popolazione" della sua contea ed è stata costretta ad abortire.
Il gruppo Women’s Rights Without Frontiers (WRWF), ha detto che secondo l'organizzazione per i diritti umani con sede in Cina, la 64Tianwang, la donna identificata come Feng Jianmei, “è stata presa a botte e buttata nel furgone da un gruppo  di Funzionari per la Programmazione Famigliare, mentre il marito, Deng Jiyuan, si trovava a lavoro. I funzionari hanno chiesto una multa di RMB 40,000 alla famiglia di Feng Jianmei. QUando no hanno ricevuto il denaro, hanno costretto la donan ad abortire ed hanno messo accanto a lei sul letto il feto abortito.” (qui le immagni relative alal persona e storia in questione con il rapporto del WRWF .)
Questo "incidente" arriva proprio alcune settimane dopo che la Cina ha rilasciato con una certa riluttanza il dissidente "pro-vita" Chen Guangcheng, permettendogli di lasciare il paese con moglie e figli dopo anni di abusi ed imprigionamento a causa del suo ruolo nel rendere pubblica la brutale politica cinese del figlio unico.
Come riportato nel The New American,  il fondatore del WRWF , Reggie Littlejohn ha reso pubblica una traduzione in inglese del Chen’s shocking field notes (note shockanti di Chen sul campo) in cui si documenta la brutalità del governo cinese nel forzare aborti e sterilizzazioni in donne che violano la politica del figlio unico.
(...) “Il partito comunista cinese ha riportato di 13 milioni di aborti all'anno,” ha detto Littlejohn  “Quanti milioni di donne cinesi saranno costrette ad abortire i loro bambini quest'anno? Condanniamo fortemente l'aborto forzato e e facciamo appelal alal comunità internazionale perchè prenda posizione contro questo crimine contro la umanità"
(...) “Nonostante ci siano smentite ufficiali, la Cina tutt'oggi sostiene la politica del figlio unico obbligando ad abortire a gravidanza avanzata,” ha detto Littlejohn. “Questi aborti forzati avvengono nelle maggiori città come Changsha, non solo nelle campagne. Inoltre, gli ufficiali picchiano e detengono "coppie illegalmente gravide" per costringere ad un aborto "volontario"
In ultimo vediamo anche l'enormità delle multe che possono raggiungere lo stipendii di un anno della persona. Queste multe sono impossibili per la piu' parte delle coppie. Quindi diventano vittime di aborti forzati".
Chai Ling di All Girls Allowed, un gruppo che lavora per fermare la politica del figlio unico della Cina e la pratica brutale in alcune culture di favorire il maschio (come a Cina appunto) e far abortire feti femmina, ha detto che la storia di Feng Jianmei "dimostra come la politica del figlio unico continui a sanzionare quotidianamente violenza contro le donne. Abbiamo appreso che i funzionaril della pianificazione famigliare , nella regione di Jianmei, questo mese  stanno lanciando una campagna di aborti forzati. Hanno ricevuto una valutazione inferiore dal Governo, causa ‘superamento della quota delle nascite" e la storia di Jianmei ci mostra come intendono rispondere. Purtroppo la sua famiglia è stata la prima a ricevere la coltellata".
fonte. http://www.thenewamerican.com/world-news/asia/item/11718-china%E2%80%99s-population-police-force-mother-to-abort-baby-at-seven-months
trad e sintesi Cristina Bassi, www.thelivingspirits.net

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