Cina, il nucleare di quarta generazione

Creato il 12 gennaio 2011 da Mirtus

La televisione di stato cinese ha divulgato un comunicato riguardo agli ultimi progressi nella ricerca sul nucleare: infatti dalla CNNC (China National Nuclear Corporation) arriva un nuovo metodo di riutilizzo delle scorie nucleari. Una scoperta senza dubbio figlia della necessità: la potenza emergente Cina ha già soffiato l’anno scorso il titolo di ‘Nazione maggior consumatrice di energia’ agli Stati Uniti (‘primato’, per così dire, intatto da oltre un secolo) e mira ad aumentare in 10 anni la produzione di energia nucleare da 9 a 40 gigawatt, in pratica l’intera capacità elettrica attuale in Italia. Sicuramente la neonata tecnologia di riutilizzo dei combustibili nucleari avrà un ruolo da protagonista, stimando che, con le attuali riserve di uranio in territorio cinese, l’autonomia nucleare del paese aumenta dai 50 ai 3000 anni. In realtà il processo di riciclaggio dei prodotti del processo nucleare è già largamente diffuso anche in Occidente e recupera circa il 96% del materiale usato. Gli impianti che sfruttano questo metodo sono detti di terza generazione e sono quelli che, per intenderci, vorrebbero in Italia i sostenitori del nucleare; la stessa Cina ha in costruzione diversi reattori di questo stesso tipo all’alba della scoperta della CNNC. Ma ciò non ha ovviamente scoraggiato la comunità scientifica cinese, che ora ha dato il turbo alla già inarrestabile corsa della neo-potenza.


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