Cinebook #1: Frozen
Creato il 28 aprile 2014 da Crazygio
@RuggieroGiorgia
Buon pomeriggio bellissimi!So di non avervi abituati a questo appuntamento e questo può essere, se vogliamo, un esperimento per me, per voi, per noi. Avevo creato Cinebook con l'intenzione di tenervi aggiornati sulle novità cinematografiche ancor di più se queste erano collegate ad un libro, ma con il tempo non ho mantenuto questo mio intento.Il film che volevo recensirvi oggi, però, non è legato a nessun libro ma al mondo delle favole, al mondo creato magistralmente e magicamente da Walt Disney. Era molto tempo che desideravo vederlo, tutti ne decantavano le lodi e io ne ero follemente innamorata senza esserne ancora entrata in contatto. Ieri sera, però, mi sono ritaglio un po' di tempo per me e mi sono decisa a vedere Frozen, Il Regno di Ghiaccio presa forse dall'atmosfera magica che mi sta lasciando dentro come una scia La Terra delle Storie di Chris Colfer. Era un po' di tempo che non mi emozionavo così tanto con un film d'animazione, probabilmente dai tempo de La principessa e il ranocchio o Rapuzel, ma questa volta sicuramente la Walt Disney è riuscita a racchiudere in questo film tanti aspetti indispensabili e ben riusciti che hanno reso Frozen indimenticabile. Con Frozen si entra in contatto direttamente cuore a cuore, un'avventura d'impatto che sa far sciogliere anche i cuori di ghiaccio. Sensazioni meravigliose mi ha lasciato dentro e l'unica cosa che riesco a chiedermi è perché ho dovuto aspettare tanto. Ciò che colpisce di Frozen penso sia proprio questo: è capace di trasformare tutto con la sua atmosfera glaciale e a volte un po' cupa delle ambientazioni con venti gelidi, fiocchi di neve che si tramutano in tempesta, montagne inavvicinabili con il suo castello di ghiaccio ma ciò che non vengono toccati sono i cuori, che restano caldi e pulsanti. Battono per le emozioni e per l'amore a ritmo di canzoni che calzano a pennello con la storia. Frozen mi ha ricordato i bei cartoni che amavo da piccola, pieni di musiche e che finivano sempre con l'happy ending. Frozen risulta alla fine un buon esperimento riuscito che mixa la tradizione con la modernità e l'originalità.In Frozen c'è spazio davvero per tutto: per un principe galante all'apparenza, per un boscaiolo speciale con un cuore d'oro che sa mettere da parte il proprio amore per la felicità degli altri, per una renna che ama le carote e che non si fa mai mancare le corse a perdifiato, per un pupazzo di neve che sogna l'estate, per due sorelle un tempo complici amiche e ora quasi nemiche. Non posso negare di essermi lasciata andare alle emozioni vere e forti che vengono attirate come una calamita in questo film.Frozen, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen La regina delle nevi, racconta la storia di Elsa e Anna. La principessa Elsa è la primogenita della famiglia reale di Arendelle ed è nata con un particolare potere magico: può creare e manipolare il ghiaccio e la neve. Si è da sempre presa cura della sua sorellina, Anna, finché la paura di non saper gestire l'indomabile potere ha avuto la meglio sull'affetto e ha portato la ragazza ad isolarsi evitando qualsiasi contatto. Il dolore di Anna per l'improvviso di stacco da Elsa, raccontato a ritmo di Facciamo un pupazzo insieme?, è sicuramente uno dei momenti che più ho sentito emotivamente finendo in lacrime praticamente a film appena iniziato. La porta della sua camera resta chiusa finché Elsa, ormai maggiorenne, viene incoronata regina di Arendelle dopo la tragica morte dei loro genitori inghiottiti dalle onde di una tempesta tre anni prima. E' palpabile vedere l'emozione e la paura di Anna di essere di nuovo fianco a fianco ad Elsa, allo stesso modo non ho dubitato nemmeno un minuto che fosse proprio lei a correre dietro alla sorella che è considerata un mostro non appena viene svelato il suo potere.Le convenzioni vorrebbero Elsa rappresentata come il cattivo della situazione e Anna come la principessa bella eroina che combatte contro la sua stessa sorella quando in realtà è tanto buffa e a volte sbadata. Sicuramente le protagoniste della "storia d'amore" sono proprio loro, perché Anna non manca nessuna situazione per dimostrare alla sorella il suo affetto e di non aver paura di lei. Frozen, come dicevo già, è un mix fatto di una storia che parla di prigionia, che insegna a non temere il diverso e che necessita del bacio dell'amore vero e puro così come la tradizione spesso richiedeva. Di questa storia ho amato anche i personaggi secondari che avevano alla fine molto spazio per farsi amare: Kristoff, Sven, Olaf e i troll. Posso poi dirvi di essermi drogata all'infinito con la colonna sonora All'alba sorgerò cantata da Serena Autieri. Amo amo amo questa canzone, anzi amo ogni dettaglio di questo film che non vedo l'ora di rivedere, gustare fino alla fine e fare il pieno di emozioni.Se ancora non l'avete visto, mi raccomando non aspettate altro: Frozen aspetta anche voi e merita un po' di queste attenzioni perché vi ripagherà con tanto amore. Lasciatevi contagiare dalla pura magia.
Stay tuned!Xoxo, Giò
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