"Bisogna ripartire dal pathos: questo non è semplicemente un luogo dove si girano film. Dalla sua apertura, nel 1937, Cinecittà ha ospitato i più grandi artisti del mondo e ha raccontato il nostro paese nel corso dei vari decenni come nessun altro" ha esordito così Italo Moscati, regista e sceneggiatore, all'inaugurazione di Girando a Cinecittà, nuovo percorso espositivo allestito negli studi di Cinecittà, dove è stato chiamato a selezionare i filmati da inserire nella mostra. "Qui sono stati girati quasi quattromila film e alcune delle scene più famose della storia del cinema, come quella delle bighe di Ben Hur o i film di Fellini e di Sergio Leone" ha continuato Moscati, che ha aggiunto: "Questi sono i titoli più famosi, ma anche gli altri, che al confronto sembrano quasi irrilevanti, sono film straordinari e fondamentali per raccontare l'Italia. È stato quindi difficilissimo per me scegliere il materiale per la mostra". Dalla sua inaugurazione nel 2011, anno in cui è stato aperto l'accesso ai set, Cinecittà si Mostra ha cercato di rendere fruibili al grande pubblico gli studi cinematografici più famosi e antichi d'Italia, che hanno ospitato alcuni dei più grandi registi italiani e internazionali, dai già citati Federico Fellini e Sergio Leone, passando per Mario Monicelli fino a Martin Scorsese e Wes Anderson, e ha arricchito la sua offerta nel corso degli anni, inaugurando i percorsi interattivi Backstage - Un Percorso Didattico per Cinecittà, nel 2012, dedicato alle fasi di realizzazione di un film, e Perché Cinecittà 1935 - 1945, nel 2013, in cui sono analizzate le ragioni storiche della nascita degli Studios. Il 2015 vede ora la nascita di Girando a Cinecittà, nuovo percorso espositivo che racconta la storia degli studi cinematografici analizzando il periodo tra il 1937 e la fine degli anni '90, attraverso documenti, filmati, foto e costumi provenienti da 120 film. Girando a Cinecittà "La mostra è nata in seguito alle numerose richieste di visitare gli Studios" ha rivelato Giuseppe Basso, produttore dell'allestimento per Cinecittà Studios, che ha aggiunto: "Realizzare questo percorso sembrava una sfida impossibile, non era facile far convivere la mostra con i set. Inoltre non tutti hanno creduto all'iniziativa: una certa élite intellettuale pensava che Cinecittà non fosse un luogo da rendere accessibile a tutti. Secondo me invece è giusto mostrare questa eccellenza italiana a tutti. Dal 2011 abbiamo già staccato mezzo milione di biglietti, tantissime scuole e stranieri vengono a vedere la mostra: un risultato incredibile". Il nuovo percorso è organizzato a temi: si parte con i film realizzati nel così detto periodo della "Hollywood sul Tevere", come Vacanze romane di William Wyler (1953), ricordato dalla famosa Vespa su cui Audrey Hepburn e Gregory Peck sfrecciano per le vie di Roma, passando poi all'era dei peplum, come Quo Vadis? (1951), Cleopatra (1963) e Ben Hur (1959), di cui sono esposti diversi costumi. Proseguendo per la mostra si passa all'epoca della "Commedia all'italiana", con una scenografia che ricorda le atmosfere del film di Mario Monicelli I soliti ignoti (1958), e a quella degli "Spaghetti Western" di Sergio Leone, in un ambiente che ricrea l'atmosfera di un saloon, dove sono esposti cimeli come il celebre poncho marrone con i disegni bianchi indossato da Clint Eastwood in Per un pugno di dollari (1964). Non manca inoltre un approfondimento dedicato ai film di genere, in particolare la produzione cinematografica anni '70 e '80, con diversi cimeli provenienti dai film di Dario Argento e Lucio Fulci. Ultimo ambiente della mostra è costituito dal sottomarino utilizzato nel film U-571 di Jonathan Mostow (2000).
Cinecittà si mostra: inaugurato il nuovo percorso espositivo girando a cinecittà
Creato il 24 febbraio 2015 da Valentinaariete @valentinaariete"Bisogna ripartire dal pathos: questo non è semplicemente un luogo dove si girano film. Dalla sua apertura, nel 1937, Cinecittà ha ospitato i più grandi artisti del mondo e ha raccontato il nostro paese nel corso dei vari decenni come nessun altro" ha esordito così Italo Moscati, regista e sceneggiatore, all'inaugurazione di Girando a Cinecittà, nuovo percorso espositivo allestito negli studi di Cinecittà, dove è stato chiamato a selezionare i filmati da inserire nella mostra. "Qui sono stati girati quasi quattromila film e alcune delle scene più famose della storia del cinema, come quella delle bighe di Ben Hur o i film di Fellini e di Sergio Leone" ha continuato Moscati, che ha aggiunto: "Questi sono i titoli più famosi, ma anche gli altri, che al confronto sembrano quasi irrilevanti, sono film straordinari e fondamentali per raccontare l'Italia. È stato quindi difficilissimo per me scegliere il materiale per la mostra". Dalla sua inaugurazione nel 2011, anno in cui è stato aperto l'accesso ai set, Cinecittà si Mostra ha cercato di rendere fruibili al grande pubblico gli studi cinematografici più famosi e antichi d'Italia, che hanno ospitato alcuni dei più grandi registi italiani e internazionali, dai già citati Federico Fellini e Sergio Leone, passando per Mario Monicelli fino a Martin Scorsese e Wes Anderson, e ha arricchito la sua offerta nel corso degli anni, inaugurando i percorsi interattivi Backstage - Un Percorso Didattico per Cinecittà, nel 2012, dedicato alle fasi di realizzazione di un film, e Perché Cinecittà 1935 - 1945, nel 2013, in cui sono analizzate le ragioni storiche della nascita degli Studios. Il 2015 vede ora la nascita di Girando a Cinecittà, nuovo percorso espositivo che racconta la storia degli studi cinematografici analizzando il periodo tra il 1937 e la fine degli anni '90, attraverso documenti, filmati, foto e costumi provenienti da 120 film. Girando a Cinecittà "La mostra è nata in seguito alle numerose richieste di visitare gli Studios" ha rivelato Giuseppe Basso, produttore dell'allestimento per Cinecittà Studios, che ha aggiunto: "Realizzare questo percorso sembrava una sfida impossibile, non era facile far convivere la mostra con i set. Inoltre non tutti hanno creduto all'iniziativa: una certa élite intellettuale pensava che Cinecittà non fosse un luogo da rendere accessibile a tutti. Secondo me invece è giusto mostrare questa eccellenza italiana a tutti. Dal 2011 abbiamo già staccato mezzo milione di biglietti, tantissime scuole e stranieri vengono a vedere la mostra: un risultato incredibile". Il nuovo percorso è organizzato a temi: si parte con i film realizzati nel così detto periodo della "Hollywood sul Tevere", come Vacanze romane di William Wyler (1953), ricordato dalla famosa Vespa su cui Audrey Hepburn e Gregory Peck sfrecciano per le vie di Roma, passando poi all'era dei peplum, come Quo Vadis? (1951), Cleopatra (1963) e Ben Hur (1959), di cui sono esposti diversi costumi. Proseguendo per la mostra si passa all'epoca della "Commedia all'italiana", con una scenografia che ricorda le atmosfere del film di Mario Monicelli I soliti ignoti (1958), e a quella degli "Spaghetti Western" di Sergio Leone, in un ambiente che ricrea l'atmosfera di un saloon, dove sono esposti cimeli come il celebre poncho marrone con i disegni bianchi indossato da Clint Eastwood in Per un pugno di dollari (1964). Non manca inoltre un approfondimento dedicato ai film di genere, in particolare la produzione cinematografica anni '70 e '80, con diversi cimeli provenienti dai film di Dario Argento e Lucio Fulci. Ultimo ambiente della mostra è costituito dal sottomarino utilizzato nel film U-571 di Jonathan Mostow (2000).
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