Cinema: 50 sfumature di…decadenza

Creato il 17 marzo 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

“50 sfumature di grigio” è il titolo di un film uscito nelle sale cinematografiche italiane il 12 febbraio 2015, tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese  E. L. James. All’interno di tale opera è possibile scorgere scene di esplicito erotismo ed elementi di pratiche sessuali dette “BDSM”: è un acronimo che identifica e definisce un insieme di pratiche relazionali e/o preferenze sessuali tra due o più persone adulte, basate sulla dominazione e sulla sottomissione più totale e completa. La storia di fatto parla di una ragazza, Anastasia Steele, studentessa di ventun’anni, la quale  incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario con problemi comportamentali; presto si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso. Anastasia capisce di volere quest’uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere a sé stesso di desiderarla, ma alle “sue condizioni”. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall’ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili. Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Anastasia conoscerà per la prima volta le sue perversioni. Talmente colpita dai suo atteggiamenti tipici appunto di una persona “malata”, infine lo lascerà con la promessa di gettarsi alle spalle gli orrori vissuti. Quest’opera cinematografica, come molte altre di simile natura ma anche di genere diverso come romanzi ecc.., rappresenta un’operazione strettamente commerciale e di forte decadenza culturale ma soprattutto etica-morale. In questo caso purtroppo l’amore viene trattato come un futile oggetto di compravendita, perdendo così la vera e propria essenza dell’amore stesso; inoltre i giovani d’oggi potrebbero esserne talmente influenzati da fare in modo che anche loro, nei rapporti d’amore della vita quotidiana, possano adottare un comportamento di dominazione e sottomissione tale da rovinare tutto ciò che riguarda i sentimenti e la vita di coppia. Di sicuro “50 sfumature di grigio” rappresenta una forte decadenza, è un prodotto col solo scopo di vendere, non attento ai contenuti, che invece sono parte primaria ed integrante della sostanza di un’idea. Tali realizzazioni andrebbero censurate e vietate, nel rispetto di una promozione culturale sana, giusta e puramente istruttiva: purtroppo l’Italia ha oramai perso la bussola del discernimento tipica di una società retta e di un sapere costruttivo.

Federico Santoni