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Cinema, la Sony ritira il film su Kim Jong Un. Gli Stati Uniti contro gli hacker di Pyongyang

Creato il 18 dicembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

C’è Pyongyang dietro le minacce di hacker che hanno costretto Sony Pictures di annullare per il momento l’uscita del film “The Interview”, prevista per Natale. Lo ha affermato una fonte anonima del governo americano.

(time.com)

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Il film è una commedia sul dittatore nordcoreano Kim Jong Un con due giornalisti reclutati dalla Cia per assassinarlo. Dopo un attacco cibernetico ai computer della compagnia lo scorso mese, gli hacker avevano rivolto le loro attenzioni alle sale cinematografiche, dov’era attesa la proiezione del film, minacciandole di ritorsioni nel caso avessero deciso di metterlo in programmazione. E’ stata la catena cinematografica, avvertita dal Fbi, a fare pressioni sul colosso giapponese dell’entertainment affinchè ritirasse la pellicola.

Le posizioni della Corea del Nord e degli Stati Uniti sul film che riguarda Kim Jong Un. “Sony non ha per il momento alcun piano futuro per quel che riguarda la sua distribuzione”, ha affermato una portavoce lasciando nell’incertezza chi si aspetta che il film, costato 44 milioni di dollari, venga proiettato anche dopo Natale nei cinema o trasmesso attraverso i canali on demand. La Corea del Nord ha fatto sapere di non aver a che fare con l’attacco né con le minacce, ma Washington, pur senza formulare alcuna accusa formale ed esplicita, indica in Pyongyang il responsabile di quanto avvenuto e ha assicurato, ha detto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Bernadette Meehan, “sta valutando la reazione da mettere in campo”. (AGI)


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