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Cinema: recensione del film “La famiglia Belier”, la sordità trasformata in commedia

Creato il 07 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Una recensione di Davide Figliolini per “storiadeifilm.it“) Nella famiglia Belier tutti sono sordi, tranne Paula, la quale ha 16 anni. Nella vita di tutti i giorni Paula svolge il ruolo indispensabile di interprete dei suoi genitori, in particolare nella gestione della fattoria e nella successiva vendita dei prodotti. Il colpo di scena risiede nel fatto che Paula ha una voce straordinaria. Il suo professore di musica la convince a seguire il suo sogno: cantare. Riuscirà Paula a percorrerlo? Come farà con la fattoria ed i suoi genitori? Una scelta che farà definitivamente crescere l’anima e il carattere non solo di Paula, ma di tutta la sua stravagante famiglia.

Il trailer del film “La famiglia Belier”, dal canale YouTube bimdistribuzione.

La famiglia Belier si presenta subito come un film fresco. Colorato con i pastelli della diversità e dell’uguaglianza. Il regista e adattatore Eric Lartigau, una volta presa in mano la sceneggiatura, non ha fatto altro che trasformare una storia “inverosimile” (attenzione alle virgolette) in qualcosa di energico, di vivo. A tratti ricorda, come impostazione narrativa, soprattutto in questo danzare della commedia fra i fili di una drammaticità di fondo“Quasi Amici”. Il film francese diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano che ricorderete riprendeva la storia vera di un tetraplegico e il suo irresistibile aiutante. Un film che è divenuto il secondo film francese di maggior successo di tutti i tempi. Parliamo di numeri da capogiro. Beh, se vi è piaciuto questo, La famiglia Belier raccoglie quel tipo di magia. Quell’accostamento che verte all’eternità.

Paula Belier, interpretata dall’emergente Louane Emera, si trova ad affrontare l’adolescenza in una famiglia di… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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