Cinema: recensione di “Latin Lover”, il ritorno alla commedia per Cristina Comencini

Creato il 20 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Una recensione di Davide Figliolini per “storiadeifilm.it“) – “Latin Lover” è un film di Cristina Comencini, con Virna Lisi, Marisa Paredes, Angela Finocchiaro, Valeria Bruni Tedeschi e Candela Peña. 

Sa­ve­rio Cri­spo, uno dei più gran­di at­to­ri na­zio­na­li e in­ter­na­zio­na­li cre­sciu­to nel no­stro paese, è morto dieci anni fa. Le sue quat­tro fi­glie, avute da mogli di­ver­se in al­tret­tan­te parti del mondo, si ra­du­na­no nella gran­de casa del pae­si­no pu­glie­se, dove l’at­to­re è nato, per com­me­mo­rar­lo. Se­gre­ti, ge­lo­sie e sen­ti­men­ti cir­con­da­no la vita di ognu­na di loro in un ma­ra­sma di pa­ro­le, pro­ie­zio­ni e ri­ve­la­zio­ni ina­spet­ta­te. Com­pli­ci di quel mondo fa­mi­glia­re che gi­ra­va die­tro al fa­sci­no in­com­men­su­ra­bi­le di quel­l’at­to­re ge­nia­le, così come lo de­fi­ni­sce il cri­ti­co Picci. Nes­su­na delle fi­glie ha co­no­sciu­to ve­ra­men­te il gran­de padre che ognu­na di loro ha mi­tiz­za­to e amato nelle di­ver­se epo­che della sua trion­fa­le car­rie­ra. Fi­nal­men­te avran­no modo di ri­far­si.

Cri­sti­na Co­men­ci­ni narra con can­di­da leg­gia­dria di una sce­neg­gia­tu­ra ori­gi­na­le, oltre che una sto­ria colma di sen­ti­men­to, di dolce con­trad­di­zio­ne fem­mi­ni­le e una son­tuo­sa de­scri­zio­ne del­l’uo­mo at­to­re, o me­glio, del gran­de at­to­re, anche un elo­gio in bian­co e nero del gran­de ci­ne­ma ita­lia­no. Quel­lo dei gran­di per­so­nag­gi come Mar­cel­lo Ma­stro­ian­ni Vit­to­rio Gass­man. Solo per ci­ta­re due dei più rap­pre­sen­ta­ti­vi.

La sto­ria vive pie­na­men­te del con­ti­nuo ri­fles­so al latin lover Sa­ve­rio Cri­spo in­ter­pre­ta­to da Fran­ce­sco Scian­na. In tutta la du­ra­ta della pro­ie­zio­ne siamo con­ti­nua­men­te per­va­si dalla sua pre­sen­za. Tra ri­cor­di, ri­ve­la­zio­ni, leg­gen­de e scan­da­li con­ti­nui. Fran­ce­sco Scian­na lo im­per­so­na con la gra­zia del vero latin lover. Gra­zie so­prat­tut­to al la­vo­ro dei co­stu­mi­sti e del truc­co, non­ché degli splen­di­di mon­tag­gi ri­vi­via­mo ogni mo­men­to della car­rie­ra di Cri­spo. Da quel­lo im­pe­gna­to a quel­lo we­stern. Tutto si fa di poe­sia quan­do si parla di Cri­spo. Tut­ta­via ogni suono e ogni pic­co­lo ac­cor­gi­men­to sem­bra na­scon­de­re un se­gre­to, una viso di­ver­so. Una ma­sche­ra vi­ven­te che non sai mai chi o che cosa guar­da. Ognu­no delle quat­tro fi­glie sem­bra avere un pro­prio pezzo del­l’im­men­so puzz­le di quel padre un po’ divo e un po’ lon­ta­no. Di­ven­ta mito non tanto, o non solo, per la … (per continuare a leggere la recensione> “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”)


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