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Cinema: recensione e trailer de “Le ricette della signora Toku”, l’incredibile storia raccontata da Naomi Kawase

Creato il 03 dicembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recesione di Alessandro Giovannini per “storiadeifilm.it“) – “Le ricette della signora Toku” è un film di Naomi Kawase, con Kirin Kiki, Masatoshi Nagase, Kyara Uchida, Miyoko Asada e Etsuko Ichihara. Uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 10 dicembre. E’ passato nella sezione “Un certain regard” dell’ultimo Festival di Cannes.

Sentaro lavora in piccol ochiosco di quartiere dove cucina dei dolci ripieni di pasta di fagioli rossi (An). Taciturno, scambia qualche interazione con una studentessa sua assidua cliente. Un giorno un’anziana signora si presenta a Sentaro offrendo i propri servigi. Inizialmente contrario all’assunzione, l’uomo scoprirà che la vecchina è in grado di preparare un An eccezionale. La donna è assunta, gli affari vanno a gonfie vele. Ma non è tutto qui: entrambi i personaggi nascono dei dolorosi segreti, e la conoscenza reciproca porterà ad una solidarietà di tipo famigliare.

Un film giapponese al 100%. Interesse per fatti minimi di gente qualunque, gusto per il melodramma attenuato dalla leggerezza con cui si affrontano temi quali la malattia e la morte, enfasi sul patetismo, piccoli personaggi alle prese con grandi problemi, costituzione di una “unità familiare” per far fronte all sfide della vita, senso zen di armonia uomo-natura declinato nel “saper ascoltare” i fagioli e nel preparali con amore per dar vita alla ricetta perfetta. C’è di tutto per accontentare gli estimatori (o per infastidire i detrattori) del cinema del Sol Levante. Il film sembra prorpio un coacervo di clichè sulla cultura nipponica, e ciò finisce per renderlo un po’ impersonale e scontato. Tuttavia non si possono che apprezzare le interpretazioni dei due attori protagonisti: sotto le righe lui (Masatoshi Nagase), che mugugna più che parlare ed esprime molte emozioni tramite microespressioni; espansiva lei (Kirin Kiki), i cui modi gentili ma decisi comunicano una sofferenza interiore sotto una scorza di dolcezza e buone maniere. Tutti i caratteri dei personaggi sono sfumati in questo modo, tutti i dialoghi del film tradiscono la presenza di un… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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