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Cinema, recensione e trailer del film “We are your friends”

Creato il 25 settembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recensione di Gabriella Massimi per “storiadeifilm.it“) – “We Are Your Friends” è un film di Max Joseph, con Zac Efron, Emily Ratajkowski, Shiloh Fernandez, Alex Shaffer e Jonny Weston. E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 17 settembre.

Cole, un gio­va­ne DJ, fa la co­no­scen­za del più esper­to e fa­mo­so col­le­ga James, e trova in lui una guida ca­pa­ce di dare una svol­ta alla sua car­rie­ra fi­no­ra de­lu­den­te. Con­tem­po­ra­nea­men­te Cole si in­na­mo­ra di So­phie, l’af­fa­sci­nan­te e mi­ste­rio­sa fi­dan­za­ta di James…

“Que­sto film è una ta­mar­ra­ta!”

Così ho sen­ti­to esor­di­re un col­le­ga una volta ter­mi­na­ta la pro­ie­zio­ne del­l’an­te­pri­ma. In mezzo a gior­na­li­sti e re­cen­so­ri di una certa età che si ac­cin­ge­va­no verso l’u­sci­ta bal­lic­chian­do sulle note del pezzo di chiu­su­ra, un gio­va­ne poco più avan­ti a me ha vo­lu­to, ad alta voce, ren­de­re par­te­ci­pi tutti quan­ti del suo per­so­na­le giu­di­zio sul film. Ho pen­sa­to a lungo alla sua frase ed alla fine sono ar­ri­va­ta a una con­clu­sio­ne: ha ra­gio­ne.

La prima pel­li­co­la ci­ne­ma­to­gra­fi­ca del neo-re­gi­sta Max Jo­se­ph è una ta­mar­ra­ta. Per­chè, penso io, deve es­se­re una ta­mar­ra­ta, nasce come ta­mar­ra­ta e se ne con­fer­ma tale fino ai ti­to­li di coda.

In ogni caso è una ta­mar­ra­ta riu­sci­ta bene: mi sono di­ver­ti­ta per tutti i 96 mi­nu­ti di pro­ie­zio­ne, la co­lon­na so­no­ra (co­lon­na ver­te­bra­le del­l’in­te­ro film) mi ha da su­bi­to presa e gli at­to­ri prin­ci­pa­li si sono ri­ve­la­ti al­l’al­tez­za e in grado di cat­tu­ra­re l’at­ten­zio­ne del pub­bli­co.

Max Jo­se­ph ap­pro­da alla regia, ap­pun­to con We are you friends, prima del gran­de scher­mo però aveva avuto modo di farsi co­no­sce­re dal pub­bli­co dei gio­va­ni gra­zie alla nota serie te­le­vi­si­va “Cat­fish” di cui è stato co-con­dut­to­re, co-pro­dut­to­re e ca­me­ra­man.

Con que­sto film posso az­zar­dar­mi a dire che Jo­se­ph sia riu­sci­to a fare un buon in­gres­so nel mondo dei lun­go­me­trag­gi di Hol­ly­wood, di certo da qui in poi deve ini­zia­re a sa­li­re la scala del suc­ces­so fino a fare in modo che i re­cen­so­ri dei suoi film non esca­no dalla sala ca­te­go­riz­zan­do ciò che hanno ap­pe­na visto come una ta­mar­ra­ta.

Per que­sta prima prova Max ha co­mun­que scel­to dei buoni al­lea­ti per con­qui­sta­re il pub­bli­co dei ra­gaz­zi, cui è pa­le­se­men­te ri­vol­to il film: dalla sua ha in­fat­ti chia­ma­to Zac Efron e Wes Ben­tley.

Il primo lo co­no­scia­mo più che bene: Zac in­fat­ti è idolo delle ra­gaz­zi­ne dai tempi di High School Mu­si­cal, anche se ades­so ha ini­zia­to a cre­sce­re, a fare film più “seri”; in real­tà il ruolo per­fet­to da af­fi­dar­gli e che gli viene me­glio è quel­lo che l’ha visto pro­ta­go­ni­sta di 17 Again, Hair­spray, Nei­gh­bors, in­som­ma film dove Zac in­ter­pre­ta so­li­ta­men­te un ra­gaz­zo, bello, bion­do e af­fa­sci­nan­te, che si… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).


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