L’Eurogruppo di Emergenza proprio in queste ore sta decidendo se intervenire con 40 milioni di euro per tentare di risanare il sistema economico spagnolo o no. Aspettando il verdetto ho pensato di raccontare una cosa che amo profondamente di questo mio strampalato paese adottivo: il cinema.
Un certo cinema, e non parlo di Almodovar. Parlo di un cinema poetico che racconta la Spagna vera, che non è fatta solo di gay, trans, prostitute, vestiti sivigliani e storie surreali MA di gente normale che vive, teme, pensa, si fa coraggio e a volte ce la fa. E a volte no.
Madrid: 6.489.680, secondo l’Osservatorio d’Immigrazione il 22,8% dei madrileñi regolarmente registrati ha origine straniera.
A Madrid convivono più di 180 nazionalità diverse, e le 5 con maggior presenza (parlando sempre di cittadini registrarti) sono: Ecuador (77.853 persone), Romania (65586), Perù (37037), Bolivia (35583), Colombia (33707).
I numeri sono impressionanti, e non è possibile fare un’estimazione dei sin papeles (senza documenti) che ogni giorno condividono con noi gli spazi e i tempi di questa umana metropoli, ognuno alla ricerca di una fettina di felicità.
Cosa fanno questi altri stranieri? Come sono queste altre vite?
Mi fa fatica immaginare le altre mille facce di questa Madrid che all’improvviso mi sembra non conoscere affatto.
Se esco fuori dal mio piccolo raggio d’azione (10, 15 Km da questo divano) Madrid si trasforma in un’entità astratta di cui io non so nulla.
Tutto questo e molto altro ancora me l’ha suggerito AMADOR, uno dei più bei film spagnoli che abbia mai visto.
Il regista Fernando León de Aranoa è nato a Madrid, e questo si nota perché non sbaglia niente: il film è durissimo, dolce e straziante.
Madrid è un inferno sostenibiledi solitudine, e alla fine vince la speranza.
- Se ami il cinema DEVI vedere questo film
La protagonista è Marcela, una giovane donna con difficoltà economiche che trova lavoro per l’estate come badante di Amador, un anziano allettato.
Marcela crede di aver risolto tutti i suoi problemi economici grazie a questo lavoro ma in pochi giorni Amador muore, lasciando la ragazza senza lavoro: una situazione che lei non può permettersi.
Dilaniata da un difficile dilemma morale Marcela riuscirà a dimostrare che non sempre la morte può fermare la vita.
Un film BELLISSIMO, intelligente e toccante che cambia la percezione delle cose. Promettimi che lo vedrai!!!
Vedrai AMADOR?
SI, mi hai convinto
NO, non voglio vedere storie dolorose
NON LO SO, dipende se in tv danno il Grande Fratello
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Tags: cinema, cultura spagnola
Category: tradizioni spagnole