In un ciclo che incomincia il 29 di maggio nel Centro 2 di Maggio, CA2M, in collaborazione col Centro socioculturale Joan Guardò di Móstoles e l’Istituto Goethe, si presentano alcune delle proiezioni della Dimostrazione di Cinema Tedesco che si realizza tra il 27 di aprile ed il 18 maggio.
Il cinema tedesco è conosciuto per essere, dai suoi inizi, più un’espressione di arte che di divertimento. La prima corrente cinematografica tedesca si sviluppò intorno all’avanguardia espressionista dalla prima metà del secolo XX, con un profondo bene immobile estetico ed ideologico al collettivo del Ponte, che convocava la nuova generazione di creatori e la gioventù, come portatrice del futuro, a procurarsi “la libertà di vivere ed agire di fronte alle forze tradizionali.” L’espressionismo trasmette l’essenza del mondo complesso del dopoguerra e la sua principale critica è al materialismo che a volte sta carico della soggettività rivoluzionaria.
Negli anni ’60, il miracolo economico della Germania, occupata dalle forze nordamericane, ha un’influenza forte sulle arti che dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale si trovavano stagnanti, dovuto alla spara di creatori all’inizio della guerra. Fino agli anni ’60, il cinema tedesco si era sottomesso alla propaganda dei trionfatori della Seconda Guerra Mondiale ed ad un’estetica influita per il maccartismo nordamericano, con ridotto interesse artistico. A quello si sommava l’apparizione della televisione che imprime un’estetica visuale concorde agli standard nordamericani, che lasciano dietro l’immagine visuale artistica pletorica di soggettivismo.
Questo significò un assalto degli studenti di letteratura e cinema che vedono nel cortometraggio una scommessa estetica alla scheggiata cultura cinematografica tedesca. Il Manifesto di Oberhausen dichiara la nascita del nuovo cinema tedesco tra chi ha dimostrato di utilizzare un nuovo linguaggio visuale e poetico senza ancoraggi atavici, né respinge la tecnica e l’eclettismo estetico. Tra i creatori più eccellenti abbiamo Rainer Werner Fassbinder, Werner Herzog, Win Wenders, Girare Schlöndorff.
La caduta del Muro di Berlino e l’unificazione della Germania significò la nascita di una nuova cinematografia dove si tratta la complessa riunificazione tra la due Germanie, le nostalgie per le varie perdite e le difficoltà di una storia convulsa.
Il film che si trasmetterà il 29 di aprile “Ciliegi in Fiore” appartiene alla filmografia di Doris Dörrier che esprime, attraverso i suoi copioni, da un interessante sguardo centrato sull’Io, fino ai conflitti di coppia. “Ciliegi in Fiore” è uno dei film più importanti di Dörrier ed è fortemente influenzata per la sua analisi della cultura giapponese.
Si trasmetterà anche Solino y “Cruzando el Puente: Los sonidos de Istambul” del giovane regista Fathí Akin, vincitore dell’Osso d’Oro 2004. La sua filmografia, fortemente influenzata dall’origine turca della sua famiglia, tratta il dramma della libertà ed i cambiamenti sociali di una cultura che si rifiuta di sparire. Questi due film saranno trasmessi domenica 1 maggio e venerdì 6maggio.
Per maggiori informazioni: http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/es/New_German_Cinema
Niente meglio del cinema Tedesco per apprezzare gli scambi culturali e storici delle ultime decadi in Europa. Così, se ti trovi in alloggi Madrid , non puoi perderti questo spettacolo.
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