Cinema / un giorno devi andare

Creato il 03 aprile 2013 da Secondo Lucy

C'è bisogno di dare un senso a tutto, quando quel tutto viene meno. Augusta è giovane, bella e di buona famiglia, fortune che non la preservano dal dolore più grande: la perdita di un figlio, l'impossibilità di diventare nuovamente madre e l'abbandono del marito.
Questa giovane donna decide quindi di lasciare tutto, andare lontano in Amazzonia, rifugiarsi su una barca insieme a Suor Franca amica storica della madre che aiuta le popolazione indios dei villaggi, attraverso l'evangelizzazione, compito non sempre facile e compreso.
Augusta però non riesce a trovare quel senso nella fede che Suor Franca predica, decide quindi di proseguire sola il suo viaggio e questo le permetterà di ritrovare se stessa, di riscoprire sentimenti che sembravano essere venuti meno e cosa più bella la solidarietà femminile. Solidarietà femminile che viene raccontata nel film in molti modi e vissuta non solo da Augusta, ma anche dalla madre che si prende cura dell'anziana nonna, le suore sorelle di Suor Franca e amiche della madre di Augusta. Una dimensione tutta al femminile in cui emerge amore vero e disinteressato.
Il film è una cartolina da un altro mondo, una fotografia da documentario, pochi dialoghi (molti anche i sottotitoli) il racconto lasciato agli occhi intensi dei protagonisti.
Lo ammetto non è stato facile seguirlo, non è un film leggero e forse il fatto che ci siamo ritrovati per un errore di programmazione a sceglierlo, ha influito sulla difficoltà iniziale di esserne coinvolti (dovevamo vedere una commedia).
Ritrovarsi di fronte a certe domande scuote e non si è sempre preparati. Poi però il racconto prende il sopravvento, e il film merita di essere vissuto e interpretato in modo personale.

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