Si parla di cinema, e questa volta contrariamente al solito, un unico post per due film che ho visto recentemente e che hanno suscitato reazioni diverse. Un film d'autore Venere in pelliccia, che vi consiglio di non perdere, e L'ultima ruota del carro che nonostante il bravo Elio Germano mi ha delusa.
VENERE IN PELLICCIA Il nuovo film di Polanski, è una chicca da non perdere. Due attori, un palcoscenico e una piece da mettere in scena. Un provino ad una pittoresca attrice, offre divertenti e sagaci spunti sul rapporto uomo/donna. Metateatro allo stato puro. Riassunto così potrebbe sembrare un film impegnativo e lento, invece questa pellicola è il contrario, ritmo costante, battute divertenti e una straordinaria Emmanuelle Seigne. Questa volta è il caso di dirlo: andate al cinema.
L'ULTIMA RUOTA DEL CARROSe fossi in voi tralascerei l'ultima pellicola di Giovanni Veronesi, e mi duole scriverlo. Qualche pregiudizio lo ammetto lo avevo già prima di entrare in sala, avendo ascoltato delle recensioni non certo lusinghiere. Elio Germano però mi pareva un buon motivo per dare una chance a questo film, eppure niente funziona nell'Ultima ruota del carro. La storia di Ernesto non emoziona e non coinvolge. La trama non è molto originale, ma essendo ispirata ad una storia vera poteva essere una buona occasione per raccontare l'Italia dagli occhi di un italiano come tanti. Invece anche i filmati d'epoca, come l'uccisione di Aldo Moro, mi hanno dato la sensazione di essere stati inseriti con un po' di superficialità e forse a quel punto potevano essere anche evitati. Manca il ritmo. Provaci ancora Giovanni.