Bel successo per E.L. James, autrice televisiva londinese alla sua prima prova da scrittrice!
Veramente questa storia aveva già visto la luce sul web col nome di Master of Universe, firmata con lo pseudonimo di Snowqueens Icedragon e nata come fan fiction ispirata a Twilight. Sembra che l’autrice si sia immaginata i suoi personaggi con le fattezze dei due giovani attori della saga meyeriana e abbia dato ai suoi protagonisti alcuni loro tratti caratteriali. Il gradimento è stato così clamoroso che la storia ha prodotto due seguiti altrettanto esaltati: a questo punto è scattato l’ovvio interesse dell’editoria.
Le similitudini con Twilight sono evidenti in alcune citazioni di dialogo, nelle svolte narrative, nelle personalità dei protagonisti. Anastasia Steele, giovane laureata di Seattle, un po’ goffa e ancora a digiuno (ma molto affamata) di amore ed esperienze sessuali, rifà il verso a Bella Swan, tanto quanto possiamo ritrovare Edward Cullen nel misterioso, intelligente, ricco e super sexy giovane imprenditore di successo Christian Grey che la fanciulla intervista per caso per il giornale studentesco. Se fino a quel momento nessuno sembrava aver acceso agli ormoni di Anastasia, l’arrivo di Christian nella sua vita è pari a uno tsunami. Immediata l’elettricità tra i due, inevitabile esserne preda.
Christian è un dominatore, un maniaco del controllo, Anastasia la sua sottomessa e in quanto tale, se non si comporta secondo il modo pianificato, deciso e gestito da lui, dovrà subire delle punizioni corporali a insindacabile scelta del dominatore. Questo è quanto. Senza coinvolgimento emotivo. Senza cuori e fiori. Qui si fotte, non si fa l’amore.
Premessa inquietante, ma l’allure misterioso e terribilmente sexy di Christian e la promessa di orizzonti sconosciuti e intriganti oltre il lecito, spingono Ana ad accettare. In fondo si parla di tre mesi di “prova”: ce la posso fare, pensa lei.
Da qui inizia il percorso di Anastasia alla scoperta del suo piacere e di quello di lui. Il suo approccio al sesso non inquinato dall’esperienza le fa apprezzare senza pregiudizi l’utilizzo erotico di alcuni dei kinky fuckery (stranezze per fottere) presenti nella stanza rossa delle torture, abilmente manipolati dalle sapienti mani di Christian.
Non vi diremo che Cinquanta sfumature di grigio, (disponibile in carta e ebook), è un must della letteratura erotica (e della letteratura in generale). Siamo lontani dalle cerebrali e complesse implicazioni psicologiche che spesso sottendono ai capolavori di genere. Qui non si vuole veicolare attraverso il racconto alcun significato spirituale, né d’altro canto si tratta di pornografia poiché, malgrado gli innumerevoli amplessi ripetuti dai protagonisti, l’autrice abbozza una sorta di percorso di conoscenza attraverso la carnalità.
Eppure bisogna riconoscere la scaltrezza dell’operazione che è andata a soddisfare l’esigenza dei moltissimi fan adulti di Twilight, aggiungendo proprio ciò che a Twilight mancava – il sesso – e sostituendo il vampirismo di Edward, quale ostacolo alla sua relazione con Bella, col sadismo di Christian Grey. Sadismo abbastanza di cartapesta, a dire il vero: le pratiche messe in atto sono in realtà piacevolissimi e intriganti giochi di ruolo, alquanto bramati dalla protagonista, tanto che l’unica volta che la posta si alza sul serio lei scappa a gambe levate, gettando il nostro nella più profonda e inaspettata delle devastazioni e sconvolgendo completamente il suo orizzonte.
Tutti quegli aspetti caratteriali che hanno reso Edward, il personaggio della Meyer, un’icona maschile sono stati trasfusi inalterati in Christian: è iperprotettivo, tenero nel profondo, fragile ma determinato, assolutamente maschio. Certo fosse stato bruttino e morto di fame probabilmente si sarebbe chiamato Furio (come quello di Verdone), ma non stiamo a sottilizzare…Non so se un tale successo sia legato al fatto che si fa poco sesso e non proprio da manuale, tanto da idealizzare dei personaggi di fantasia che incarnano ciò che non si ha. Quello che è certo è che le lettrici si stanno divertendo moltissimo con questa narrazione semplice, passionale, esplicita ma non volgare, vibrante ed empatica, anche perché l’autrice non propone impossibili e complicati giochi sessuali, acrobazie o pratiche sadomaso aberranti, ma amplessi divertenti, fantasiosi ma non impensabili, facilmente “spuntabili” sulle liste private di ognuno di noi.
E in un’epoca dove la maggior parte delle donne non fa che lamentarsi di una generazione di maschi problematici, egoisti, incapaci all’impegno, bamboccioni, basilari, superficiali (ma la colpa è proprio tutta loro?), pigri e con la libido tiepidina, la James propone un uomo generoso, un dio a letto, che non ha bisogno che gli si dica cosa le fa godere, sempre pronto, Viagra free, monogamo, innamorato perso, gratificante allo sfinimento.
Esiste in natura? Speriamo.
Forse dovrebbero essere i compagni di tutte le “drogate” di Christian a dilettarsi in questa lettura, traendone qualche simpatico spunto: magari chissà, stravaccati sul divano a fare indigestione di Europei di calcio potrebbero guardare al telecomando con occhi nuovi…
Già immagino quale sarebbe la risposta del popolo maschile: “Sto’ Grey è sicuramente gay!”, ma questa è solo un’altra grigia sfumatura.
Per chi sotto l’ombrellone vuole infuocarsi ulteriormente, il 26 giugno uscirà il secondo capitolo Cinquanta sfumature di nero e il 17 luglio il terzo Cinquanta sfumature di rosso.