Cinquanta sfumature di nero: secondo appuntamento con Mr. Grey tra eros e mistero

Alla fine il richiamo è troppo forte. 

Non si resiste a lungo lontano dalla personalità oscura, lunatica ed intrigante di Christian Grey e, come la protagonista della trilogia delle 50 sfumature Anastasia Steele, a un certo punto si vuole quel famoso "di più" di cui lei parla sempre.Terminato il primo libro della saga creata da E.L. James ho infatti divorato anche il secondo e ciò mi è stato utile per sciogliere alcune riserve.Anastasia Steele è ancora l'io narrante delle vicende ed apre il secondo romanzo della saga in preda alla disperazione per aver lasciato Mr. Grey dopo un "gioco" sessuale piuttosto violento. Resasi conto di non poter superare certi limiti per appagare i piaceri del suo stravagante compagno, Ana ha fatto le valigie ed è tornata nell'appartamento molto più modesto che condivide con l'amica Kate, a Seattle.Inizia uno stage in un'azienda editoriale, cerca di lottare contro il cratere sempre più largo che l'assenza del tormentato e irresistibile Christian le ha lasciato dentro e, nel frattempo, attende che la coinquilina torni da una vacanza alle Barbados e rompa il cerchio delle sue giornate tramortite dalla solitudine.Ma sbarazzarsi di un uomo come Christian Grey è impensabile e, in meno di una settimana, lui la cerca di nuovo rientrando prepotentemente nella sua vita. Quale migliore occasione se non sfruttare un appuntamento che era già in agenda e al quale, prima della rottura, si erano ripromessi di presenziare entrambi? Non passerà molto da che si rivedono e Anastasia ripiomberà nei lacci di un rapporto al quale resterà avvinta come ad una dipendenza.Solo che questa volta non si tratterà solo di mera carnalità e di lascivia lussuria. Mr. Grey è cambiato. Lei lo ha fatto cambiare, irrimediabilmente, con il suo primo abbandono, iniziandolo verso una trasformazione senza precedenti, un incantesimo che mai nessun'altra donna era  riuscita a compiere prima.Le 50 sfumature di grigio che albergano nell'anima di Christian stanno per lasciare il posto ad una sorprendete dicromia tra il bianco e il nero dove c'è finalmente posto anche per le tonalità più calde dell'amore.In bilico tra l'incontenibile tendenza al controllo di tutto ciò che lo circonda e la necessità di affrontare i fantasmi del passato, la sua mutazione per mano di Anastasia sembra procedere a piccoli passi nella costruzione di un romanticismo di cui prima era incapace, guarendo quasi tutte le sue cicatrici interiori. Christian comincia a fare i conti con la paura di essere toccato, con il trauma subito da bambino a causa di un pappone e di una madre prostituta morta a pochi passi da lui e con le tendenze sadomasochistiche cui è stato iniziato ancora minorenne dalla temibile Elena la pedofila, detta anche "Mrs. Robinson" per l'innegabile similitudine con l'ammaliatrice signora de Il Laureato.

Ma se nel primo capitolo della trilogia il gioco era essenzialmente a due e le nebbie più fitte provenivano dall'indecifrabile Mr. Grey è in 50 sfumature di nero (Fifty Shades Darker) che la vicenda - nome omen - si tinge di un colore più cupo virando verso il brivido popolandosi di personaggi negativi e ostili.La chiacchierata autrice E.L. James dà vita a un caleidoscopio fatto di persecuzioni, molestie e pazzia in mezzo alle cui tortuosità Ana e Christian dovranno cercare di sopravvivere.Spunta Leila, una ex sessualmente sottomessa da Christian, completamente uscita di testa, armata e come si suol dire a piede libero.Il capo stagista di Ana si rivela un porco pronto a tutto pur di sedurla, come ha già fatto con tutte le precedenti assistenti.E il personaggio nero di Mrs. Robinson si intromette a gamba tesa tra lei e Christian rappresentando un pericolo non certo minore.Devo ammettere che se del primo libro avevo apprezzato soprattutto l'evoluzione della enigmatica conoscenza tra Anastasia e Christian come una progressiva e divertente rottura del ghiaccio, qui i protagonisti subiscono una maturazione che li rende meno stopposi e unidirezionali, per quanto anche lungo queste 600 pagine gli amplessi descritti pornograficamente finiscono per ammorbare un po' la lettura con la loro eccessiva frequenza. Tanto che all'ennesimo accoppiamento tra un ascensore, la coda di un pianoforte e la tavola del biliardo (mancava solo la classica lavatrice) preghi veramente dio che Christian diventi impotente, che se lo tagli da qualche parte o che a lei venga una malattia venerea. Non mancano tuttavia situazioni erotiche (come quella del montacarichi affollato dove Christian per poco non imbarazza tutti) che divertono e avvinghiano la curiosità con la loro carica provocatoriamente ironica.Perché è indubbio che se Christian e Anastasia vivono in una realtà esclusiva nella quale è difficile identificarsi o entrare, il loro principale talento è proprio quello di mostrarci le loro fragilità più nascoste senza nasconderci nulla, trascinandoci con loro persino nei loro momenti più intimi e rendendocene complici. Anche se il dubbio che si siano incontrati il più grande satiro e la più insospettabile delle ninfomani non può che sfiorarti, inevitabilmente.   Perché 50 sfumature di nero non è certo un libro che ti manda in bianco, anche se il suo finale sospeso ti costringe a prendere un ultimo, ulteriore appuntamento per farti sentire definitivamente appagato, proprio come nel bel mezzo di un amplesso interrotto.