Aderiscono a questa giornata in tutto ben 3400 farmacie, e funziona così: recandovi oggi nelle farmacie che partecipano all'iniziativa, potrete acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di necessità su tutto il territorio nazionale.
Perciò, nel ricordarvi che oggi c'è una possibilità in più per compiere una buona azione, ho pensato di accompagnarvi alla farmacia più vicina con cinque dischi. Sono dischi che riguardano, più o meno direttamente, medici, medicine, e stati febbrili.
1. Sylvers - Boogie fever
A proposito di stati febbrili, non vi pare che i partecipanti a questa coreografia siano in preda a convulsioni date da febbre altissima? Non so quale medicina sarebbe opportuno prescrivergli, ma forse la febbre del boogie non è poi così dannosa, a meno che non si finisca seduti dietro al cantante quando si va al cinema. Il brano è del 1975, e si sente. E si vede.
2. Alanis Morissette - Not the doctor
I tempi d'oro di Alanis Morissette. Questo brano è tratto dal suo terzo disco "Jagged little pill" (anche il titolo del disco è in tema con l'argomento di oggi), e parla di una relazione malata, per cui purtroppo non esistono medicine miracolose. Alanis, in sostanza, dice che è un po' stufa di prendersi cura delle mille fisime dell'altra persona, fisime assurde ("Attenta alla bottiglia vuota coi buchi sul fondo!"): "mi chiedi troppo, non sono un dottore".
3. Aretha Franklin - Dr. Feelgood
"Non mandatemi dottori che mi riempiano di tutte quelle pillole. Ho un uomo che si chiama Dottor Feelgood, e si prende cura di tutti i miei dolori e le mie malattie". Aretha Franklin non ha bisogno di medicine, buon per lei, le basta solo l'amore. È vero però che l'affetto e le cure di chi ci vuol bene aiutano a star meglio, ma a volte - ahimè - serve proprio mandar giù una pillola o due. E partecipando alla Giornata di Raccolta del Farmaco si fa in modo di donare non solo pillole vere e proprie, ma anche un po' d'amore, attraverso un gesto di solidarietà verso chi ha bisogno.
4. Mary Poppins - Basta un poco di zucchero
A proposito di pillole da mandar giù. Ce ne sono alcune che sono davvero amarissime e disgustose, e da sempre Mary Poppins - con la voce melodiosa di Julie Andrews - ci viene in aiuto con un prezioso consiglio. Quella di Mary Poppins è una metafora di vita (le cose un po' antipatiche riusciamo ad affrontarle più facilmente se le guardiamo con positività…lo so, può essere un po' stucchevole, ma è pur sempre Mary Poppins), però vale anche in senso letterale; ho provato, funziona: con un poco di zucchero, l'amaro della pillola va giù più facilmente. Forse non tutti sanno che la voce di Julie Andrews/Mary Poppins in italiano è stata doppiata da Maria Pia Di Meo, ma le parti cantate sono state eseguite da Tina Centi.
5. Peggy Lee - Fever
Questo brano ha tantissime versioni, c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Ma ho deciso di proporvi quella celeberrima di Peggy Lee, che era cantante ma anche attrice e cantautrice. Peggy era una vera "crooner", termine che indica - copio e incollo da Wikipedia - "un cantante che interpreta canzoni melodiche in chiave confidenziale". Un piacione con una bella voce, insomma, come Bing Crosby o Frank Sinatra, che - tra parentesi - aveva una stima sconfinata per il talento di Peggy Lee. Tornando a bomba, la canzone parla di una febbre che ovviamente è d'amore (no, le soap opera non c'entrano nulla). Quando lui l'abbraccia o la bacia, le dà una specie di febbre, "ma che bel modo di bruciare".
La playlist è finita, e non voglio rubare il mestiere a Edoardo e Maddalena, che sono fin troppo bravi, perciò vi lascio soltanto il link al sito della Giornata di Raccolta del Farmaco, dove troverete tutte le informazioni utili, compreso l'elenco delle farmacie partecipanti.