Cinque dischi per...Le vacanze!

Da Farmacia Serra Genova
Questi, cari lettori, sono i miei ultimi cinque dischi… per quest'anno. Scolastico. Ebbene, è ancora radicata nel mio anziano cervello la scansione del tempo che fa partire l'anno a settembre e lo fa finire quando finisce la scuola (che poi è diventato "quando do l'ultimo esame della sessione estiva", e poi "quando più o meno tutti iniziano le ferie"). Quindi oggi, eccezionalmente di Lunedì, ci salutiamo per un po', e ci rileggiamo a settembre. 
1. John Denver - Leaving on a jet plane

Magari molti di voi non prenderanno l'aereo per partire per le vacanze, ma potevamo mai dimenticarci di John Denver col suo straziante arrivederci? Fa tanto "Mi dispiace devo andare il mio posto è là", ma in versione folk. E dunque, non ce ne vogliano i fan dei Pooh, ho preferito questa. 
2. Red Hot Chili Peppers - Road trippin'
 
  Un'alternativa è il viaggio in macchina, armati di snack e quanto altro sia utile alla sopravvivenza per un viaggio che porti a perdersi lontano ma sempre in casa propria. "Let's go get lost, right here in the USA", "perdiamoci, proprio qui negli USA". Anche in Italia ci sono un sacco di bei posti in cui perdersi: prendere la macchina (o un treno, una carrozza, una diligenza, un ciuco) e partire per riscoprire il proprio Paese non è una cattiva idea. I Red Hot Chili Peppers meglio di Osvaldo Bevilacqua di Sereno Variabile.
3. R.E.M. - Leaving New York
Lasciare qualcuno non è mai semplice. Lasciare un posto che si ama è altrettanto doloroso. Anche in questa canzone si confonde un po' il senso del lasciare: quello che è chiaro è che è qualcosa che si preferirebbe non fare. "Leaving New York" è utilissima come colonna sonora del magone post-ferie, ma non solo.
4. Foo Fighters - Next Year
Ve l'ho detto: ci rileggiamo l'anno prossimo. Le ferie nello spazio, a spasso come Dave Grohl in questo video, non devono esser male: probabilmente lassù non fa nemmeno troppo caldo. Di sicuro non arriva la musica a palla del vicino di ombrellone. 
5. Hatsune Miku - Leave in summer, yet you're in my fluffoughts (夏に去りし君を想フ)
 Non potevo lasciarvi con il quadretto malinconico di noi che ci salutiamo e io che me ne vado nello spazio profondo per chissà quanto. Dunque ci salutiamo così, con uno strabiliante stuolo di alpaca danzanti sulle note di qualcosa che parla di saluti e amori e altre morbidezze dalle quali mi sono distratta, totalmente ipnotizzata dalle loro straordinarie abilità tersicoree. Credo mi perseguiteranno fino a settembre. Con l'augurio che vi accada almeno una cosa altrettanto bella, vi auguro anche una buona estate, cari lettori.

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