Potevo non essere fra loro? Scherzando, quando Fanucci ha fatto sapere che avrebbe fatto questo concorso, io avevo detto “La so, la so!”, perché in effetti conosco abbastanza bene La Ruota del Tempo. A me sono capitate le domande 14 (e di questa la risposta è nota da anni, ero stata tentata di scrivere la genealogia completa di Isam e Luc, ma forse è meglio che mi tenga l’argomento per un articolo. C’è parecchio da scrivere in proposito), 29 (troppo facile, c’è persino un capitolo con questo titolo, e una delle cose che io faccio sempre appena compro uno di questi romanzi è scrivere un indice, visto che Fanucci non lo fa), 30 e 39 (e questo è uno dei motivi per cui ho risposto dopo aver letto il libro in italiano, anche se lo avevo letto in inglese subito dopo la sua pubblicazione: alcune parole in traduzione cambiano).
No, le domande non sono state un problema. I miei problemi con Jordan sono di altra natura.
La citazione del libro viene dal quarto capitolo di L’Occhio del Mondo, il resto della frase da un articolo che sto scrivendo e che per l’ennesima volta mi è esploso fra le mani. Stiamo preparando Effemme 5, e io sono in difficoltà. Non perché non so cosa scrivere, ma perché i miei articoli sono sempre troppo lunghi. Prima o poi Emanuele Manco, il direttore della rivista, finirà con lo stancarsi di una redattrice che fa un po’ troppo di testa sua. Già una volta due articoli sono saltati, uno pubblicato in un numero successivo e un altro su FantasyMagazine, ma evidentemente non ho imparato la lezione, visto che ci sono cascata di nuovo. Il numero non è su Jordan, il tema lo rivelerà Emanuele quando lo riterrà più opportuno. Quello su Jordan è solo uno degli articoli, ma ne ho scritto un altro su George R.R. Martin, e i miei colleghi ne hanno scritti, o ne stanno scrivendo, altri su altri autori. E io è meglio che la smetta di chiacchierare e inizi a scrivere seriamente.