Cinque Horror (o similia) Natalizi da non perdere - I Tesori di Jolly Roger (N°17)

Creato il 23 dicembre 2015 da Giuseppe Armellini

Siccome non credo farò un post ad hoc per il Natale, festa di cui riconosco l'immenso valore e che pure a me piace per certe cose ma, di base, sento molto lontana (se ce la faccio l'unica cosa che mi viene in mente è recensire Babbo Bastardo) vi lascio con Jolly Roger e una puntata natalizia alla sua (ma anche mia) maniera, con 5 film poco in atmosfera col periodo ;)Avverto la tremenda sensazione che non ce la farò a mantenere La Promessa e almeno un Twilight me lo vedrò


Questo post è un modo particolare di augurare a tutti un Buon Natale 2015, suggerendo la visione di qualcosa di un po’ “atipico” JDi horror “natalizi” ce ne sono a bizzeffe. Una quantità tale che alcuni parlano addirittura di un sottogenere a sé stante, i “Christmas Horrors”. Film in realtà molto diversi, ma accomunati dalla stessa magia di atmosfere e ambientazioni….che poi è la magia stessa del Natale.
Qui di seguito quattro film diversi tra loro, con lo stesso schema DELL'ANNO SCORSO una fiaba natalizia soft, una fiaba un po’ più nera, uno slasher e infine un Babbo Bastardo. Anzi, due!Buon Natale!
Nightmare Before Christmas (1993)Sicuramente è la miglior animazione che si possa vedere in questo periodo. Una fiaba in stile dark di Tim Burton, realizzata in stop-motion e perfetta nei fotogrammi, con inquadrature, paesaggi ed ambientazioni splendide, di una dolcezza da restare impietriti a guardare lo schermo.La storia è molto originale. Il protagonista, l’allampanato Jack Skeleton, di una simpatia unica. Lui è il Signore della città di Halloween. Si annoia perché ogni anno la sua festa è sempre uguale. Mentre passeggia immerso nella sua malinconia, capita per sbaglio nella città di Babbo Natale, dove tutti sono invece gioiosi, dormono felici (senza l’uomo nero sotto il letto) e vivono in perenne allegria.Da lì a rapire Babbo Natale ci vuol poco. Così finalmente la festa di Halloween e il Natale saranno la stessa cosa e ci si divertirà un sacco! Peccato che l’idea geniale di Jack si rivelerà un disastro assoluto e i suoi piccoli mostruosi amici ne combineranno di tutti i colori.Nightmare Before Christmas è un musical - e le musiche, oltre alle immagini, sono il suo grande punto di forza. In Italia le canzoni sono state tradotte e poi interpretate da Renato Zero che pare abbia fatto una gran performance (ma qui non posso esprimermi, ho visto l’originale).Sicuramente NBC è un capolavoro.Ma è uno di quei capolavori che te li devi guardare quando sei bambino o adolescente. Un po’ come i Goonies.Se li hai visti allora, indipendentemente dall’età che hai, ti susciteranno sempre emozioni. Altrimenti non ti sciolgono fino in fondo, sei fuori tempo massimo.Io infatti sono più legato ai Gremlins J

A Christmas Horror Story (2015)Recentissimo film canadese, A Christmas Horror Story è una fiaba nera di quattro episodi, pervasa da uno spirito sarcastico e cinico, diversa quindi da altre fiabe horror più soft e magiche come “Trasporto Eccezionale” che commentai l’anno scorso.A dire la verità gli episodi sono un po’ banalotti. La solita visita di un gruppo di ragazzi nei sotterranei della scuola, che nei tempi andati furono i sotterranei di un convento di monache, dove aleggerebbe ancora lo spirito di una novizia imprigionata lì dalla crudele Madre Superiora perché incinta…La storia di un poliziotto che va col suo bambino per cercare (rubare) l’albero di Natale in un bosco, violando (lui che è pure poliziotto) una proprietà privata. Il figlio ovviamente si perde. Il padre lo ritrova…ma sarà veramente lui?Infine, l’episodio più interessante, molto dissacrante: l’allegra famigliola perfetta (in apparenza) che, per passare tutti insieme il Natale, va a trovare la zietta che vive sola (in realtà vanno a trovarla solo perché il papà, cioè suo nipote, ha bisogno di soldi), la quale non è per nulla felice della visita e li caccia via. Padre madre figlia e figlio si ritrovano nei boschi, ma lì con loro c’è anche un losco personaggio: il Krampus, gigantesco demone bianco con tanto di zoccoli e corna.Il Krampus è l’antitesi di Babbo Natale. Se quest’ultimo premia i buoni, il Krampus punisce i cattivi. E poiché in quella famigliola ognuno ha qualcosina di poco simpatico da nascondere, il Krampus li vuole punire tutti JPeraltro, il Krampus non se l’è inventato sto film. Si tratta di un personaggio della tradizione cristiana. Egli era il Diavolo in persona, che venne esorcizzato e sconfitto da San Nicolò. E’ una tradizione ancora molto viva: a dicembre, centinaia di Krampus vengono da tutto il mondo in Trentino, dove sfilano per le strade, distribuendo “frustate” alle persone cattive, poi caramelle dopo l’esorcismo (L’anno prossimo non me lo perdo di sicuro!).Ma torniamo al film. Gli episodi sono inframezzati dai monologhi natalizi di uno speaker radiofonico ubriaco, nonché da una specie di quarto episodio - questo sì davvero pazzesco - in cui abbiamo Babbo Natale in persona alle prese con i propri Elfi che, in seguito ad una infezione, si sono trasformati in zombie!! Splatter a volontà nei combattimenti tra Babbo contro i suoi nani malvagi, fino allo scontro finale con il Krampus…E qui c’è la svolta geniale.Non la racconto per non spoilerare, ma posso dire che questo è uno dei migliori finali horror a sorpresa che abbia visto in questo 2015 ormai al tramonto.
Black Chirstmas (1974)Altro film Made in Canada, tra i film commentati qui (e probabilmente tra tutti gli horror natalizi) è il vero pezzo da novanta. Sembra incredibile che questo film sia stato girato nel 1974. Black Christmas ha gettato le basi del sottogenere “slasher” (il primo Venerdì 13 venne alla luce ben sei anni dopo!), quello cioè dove un killer massacra, con o senza validi motivi, un gruppo di persone nei modi più trucidi, tranne una – l’immortale “final girl” – che arriva fino alla fine perché è più “seria” (cioè, secondo i canoni del genere, non scopa con tutti) e un po’ più intelligente (cioè meritevole di sopravvivere) rispetto al gregge di ochette e oconi da cui è circondata.Billy è un deviato, un folle schizofrenico. Si introduce in un collegio di giovani studentesse, si rintana nella soffitta e ogni tanto scende per ucciderle una dopo l’altra. Il film è girato benissimo, le soggettive del killer sono spaventose. C’è una scena che non si dimentica: primo piano sull’occhio malato del killer che scruta la protagonista da dietro la porta di un armadio – avrà per caso ispirato il nostro Darione nazionale?Billy non si vede in faccia, ma viene caratterizzato molto bene, sia grazie alle soggettive, ma soprattutto alle telefonate che fa alle ragazze del collegio. La sua voce cambia di continuo, squillante come quella di un bambino, altre volte femminile, o un mugugno, oppure sciorina termini sessuali e insulti volgari (ben 5 persone diverse lo impersonarono “vocalmente”). Il film affronta alcuni temi “seri”, di solito non di casa in un film horror: l’aborto e l’emancipazione femminile. Ma anche di più: il tono di voce di Billy, le sue frasi sconnesse, la violenza verbale…lasciano trapelare gravi traumi della sua infanzia (vi è più di un’allusione ad un rapporto molto complicato con la madre o a violenze subite da bambino).Insomma, è un horror da recuperare, con un finale che riesce ad esser incisivo e spiazzante pur essendo prevedibile e lineare. Strano che sia caduto nel dimenticatoio…forse perché è un po’ più serio di altri film appartenenti al sottogenere slasher, più probabilmente perché Billy è una figura sadica ma tutto sommato realistica (tanto che Ted Bundy è stato associato a questo personaggio), molto diverso quindi da villain mascherati e onnipotenti come Jason o Kruger (questi ultimi sicuramente di maggior presa sul grande pubblico e con molti meno problemi mentali).L’anno scorso commentai il “remake” del 2006, in cui Billy torna all’attacco per mietere un’altra combriccola. Il remake si distanzia però molto dall’originale, sia come trama che come qualità, decisamente inferiore.
Silent Night, Deadly Night (1984)-----------------Attenzione, spoileroso -------------------Arriviamo al film sul Babbo Bastardo.Silent Night, Deadly Night è abbastanza datato. Non è un granché (anzi c’è chi lo reputa una schifezza) ma non è nemmeno poi così malvagio.C’è un bambino piccolo, Billy, che purtroppo assiste all’omicidio del proprio papà e allo stupro – omicidio della mamma. Il tutto viene perpetrato sotto i suoi occhi da un bastardo delinquente che, approfittando delle feste natalizie, si è travestito da Babbo Natale.Billy finisce in un orfanotrofio gestito da suore, insieme ad altri orfani. Ha grosse difficoltà ad integrarsi con gli altri bambini, se ne sta isolato, ha gli incubi e manifesta le conseguenze del tremendo shock subito…senza peraltro che alle suore freghi assolutamente nulla. E così Billy (oh…ma perché tutti i cattivi degli horror natalizi si chiamano Billy?!) cresce come un disadattato, il tutto inoltre aggravato dal fatto che la Madre Superiora (anche qui ovviamente crudele) lo ha preso in antipatia perché è “strano” (e stikazzi, vorrei vedere!) quindi lo punisce ogni volta che lui fa qualsiasi cosa, cioè sempre e per tutto. Billy vive la sua giornata in castigo, sì, quando gli va bene.Diventa un giovinotto e lascia l’orfanotrofio, trova lavoro in un supermercato. Tutto bene, fino al giorno della Vigilia, quando il boss gli chiede di vestirsi a Babbo Natale per accogliere i clienti.Billy va definitivamente fuori di testa. Prende un’ascia ed inizia il giro-regali!
Silent Night (2012)Il Silent Night, Deadly night di cui sopra ha avuto ben quattro seguiti e addirittura, nel 2012, in Canada hanno deciso di fare un reboot della saga (evidentemente in Canada si flippano con gli horror natalizi!). Il film lo ha già commentato Caden qui, ma volevo spendere due paroline giusto per collegarmi al film commentato sopra. Silent Night – quello solo silent, senza evil, il che dovrebbe essere più rassicurante ma poi nei fatti non lo è perché il film è una carneficina – si distanzia molto dall’originale. Qui non si assiste ad alcun dramma infantile, ma semplicemente c’è un killer che, travestito da Babbo Natale, uccide in modo colorito i “cattivi”, cioè quelli che si comportano male.Non prima di aver regalato loro il meritato pezzo di carbone.Lo splatter è notevole ma non esagerato, anche se vi è una scena davvero impressive – una tipa che viene inserita a fatica (controvoglia) in una specie di macchina per triturare le erbacce.Nel film viene ripetuta all’incirca un milione di volte la famosa canzoncina natalizia “Deck the Halls”, talmente tanto che quel fa-la-fa-la-la, lallà-lallà mi si è stampato nel cervello, non riesco a scacciarla, l’ho pure scaricata e messa sull’autoradio.Silent Night è un film carino, non eccezionale ma moderno, per realizzazione superiore all’originale.

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