Cinque motivi per cui un portavoce a Cinque Stelle che parla di Pedonalizzazione dei Fori è uguale se non peggio ad un vecchio politico di trent'anni fa

Creato il 08 luglio 2013 da Romafaschifo
LINK AL VIDEO Il Movimento 5 Stelle avrà anche tanti vantaggi e tanti pregi, ma uno dei difetti è l'assenza di una apparente organizzazione sul territorio che è alla base della vita democratica di ogni partito. Insomma la domanda è: se un importante rappresentante del MoVimento dice cose sbagliate, gravi, pericolose, si comporta come una mezzatacca di vecchio politico degli anni Ottanta, punta inutilmente a spaventare i cittadini pretendendo invece di informarli (ingannandoli, dunque), chi è che gli tira le orecchie? Chi è che valuta la sua espulsione? Chi gli intima di piantarla di comportarsi in questa maniera? Chi comanda, insomma? La Rete? Bah. Sta di fatto che, in questa anarchia, la sensazione è che ciascuno faccia e dica quello che a lui pare. Sparandole davvero grossissime. A questo link l'imperdibile video dell'intervento del portavoce pentastellato del Primo Municipio all'assemblea pubblica sulla Pedonalizzazione dei Fori e cinque motivi per cui, tra tanti begli interventi in quell'assemblea, questo è stato quanto meno censurabile. 1. ANDARE FUORI TEMA
L'incontro era sulla Pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali. Per quanto potesse essere interessante (e non lo era) il discorso del portavoce del Movimento 5 Stelle non era in tema e ha dunque mancato di rispetto a tutti i convenuti che erano venuti a parlare di pedonalizzazione e si sono trovati una pippa infinita sulla MetroC. Alla maniera della vecchia politica, che parla di quel che pare a lei e non di quel che interessa ai cittadini strumentalizzando i temi all'ordine del giorno per parlare di tutt'altro. 2. IL TERRORISMO E LA DISINFORMAZIONE "I palazzi sembra che stiano crollando"; "faranno una stazione di metro qua sotto di noi e abbatteranno questi alberi" (detto da Largo Corrado Ricci sotto al quale - purtroppo peraltro - non verrà fatta nessuna stazione di metropolitana. "Dopo 10 giorni di scavi la soprintendenza ci fermerà, si troveranno nuovi reperti, la soprintendenza chiederà una nuova variante e aumenteranno i costi" (cioè il tipo sta ufficialmente portato sfiga, un menagramo malefico!). "Scordatevi l'isola pedonale, qui fino al 2030 ci saranno solo lamiere e cemento". Ha detto proprio così: 2030, fino ad allora "scordatevelo". E ancora: "l'aumento del traffico sarà esponenziale e Via Merulana diventerà ingestibile". E perché? Nella peggiore delle ipotesi il traffico rimarrà lo stesso, non aumenterà esponenzialmente (???) e nella migliore potrà anche diminuire perché, con i nuovi flussi, magari molta gente smetterà di utilizzare il centro come area passante scegliendo di circonvallare più larga, è un'ipotesi. Insomma questo individuo ha passato tutto il suo intervento a cercare di spaventare e terrorizzare i cittadini. Esattamente una delle peggiori strategie della vecchia politica, qui mescolata ad una elevata dose di crassa ignoranza come vedremo nel punto successivo.  3. L'IGNORANZA E L'IMPREPARAZIONE "I palazzi crollano, me l'ha detto il ristoratore de La Carbonara"; "a Piazza Venezia la soprintendenza ci fermerà perché è stato trovato l'Auditorium di Nerone... anche se non lo so bene, me l'hanno detto ma io sono solo un portavoce". L'auditorium (anzi l'Atenaeum) sarebbe di Adriano, ma che importa: se sei lì a sparar minchiate, puoi anche mescolare due imperatori. Senza considerare che è proprio grazie ai lavori della metropolitana che questi reperti - altrimenti sepolti per secoli - si possono ritrovare e studiare e infatti tutti gli archeologi non solo in Italia ma nel mondo sono entusiasti dei lavori della Metro C. E ancora: "non sono abituato a parlare in pubblico" (alla facciamo: questo era candidato come Presidente del Primo Municipio, il più importante di Roma, da parte del Movimento. E non sa parlare in pubblico e, testualmente, si "emoziona"?) e poi, apoteosi, "qui non sono di fronte ai miei compagni di movimento che mi applaudono sempre, qui posso essere anche criticato". Alla faccia: ma è un movimento o il partito unico della Corea del Nord? 4. LA MANCANZA DI SERIETA' "Possiamo fare la metro leggera". Una follia: è come iniziare a costruire un palazzo di 10 piani in cemento armato e poi, arrivato al settimo piano, decidere che i successivi tre si vogliono fare in vetro&acciaio. La MetroC è stata progettata molti anni fa, è stata cantierizzata molti anni fa, è stata finanziata e ha delle caratteristiche che non si possono modificare. Una metropolitana normale non puo' trasformarsi, a metà tragitto, in una metropolitana leggera. Se si voleva una metropolitana leggera la battaglia la si doveva fare negli anni Duemila, non oggi nel 2013: farlo oggi è demagogia della peggior specie, è mancanza totale di serietà, è l'atteggiamento (buttatiam in caciaram, si dice in latino) tipico della vecchia politica cialtrona italiana. La serietà è un'altra cosa, non fare terrorismo di bassa lega e chiedere cose attualmente irrealizzabili arrivando 15 anni in ritardo.  5. LO SPIRITO DISTRUTTIVO L'incredibile biasimo al Governo semmai troverà il modo di dare più tempo alla città per completare il progetto per il tratto di metro Colosseo-Venezia. Per ora il Decreto del Fare assegna a Roma 300 milioni di euro se, entro ottobre, si aprirà la prima tratta della C. Ma sarà difficilissimo aprirla entro Ottobre e allora il Ministro Lupi, preso atto dei tempi non fattibili, sta cercando di cambiare il decreto. Cosa c'è di male? Perché questo signore del Movimento 5 Stelle punta a che non arrivino sul nostro territorio ben 300 milioni di euro che significano pagamenti arretrati alle ditte, posti di lavoro, operai che possono sfamare le proprie famiglie, ingegneri che progettano e, soprattutto, metro che, almeno, arriverà fino a Piazza Venezia? In nome di cosa questi signori amministrano la cosa pubblica essendo contro la cosa pubblica stessa? Addirittura il Movimento 5 Stelle del Primo Municipio (non quello nazionale, regionale o comunale ma quello municipale, come se la questione fosse di interesse municipale; e qui torniamo nella mancanza di serietà) ha promosso una petizione (ecco il link) per dire "no" alla Metro C. Ora potrà essere legittimo - benché folle - combattere contro le metropolitane in una città che ha un disperato bisogno di una rete di metropolitane, ma lo si deve fare prima che queste vengano cantierizzate, finanziate, progettate, non dopo. Insomma, se proprio ci tengono e se proprio vogliono del male a questa città, gli attivisti a Cinque Stelle possono mettersi oggi (sebbene anche lì sia un filo tardi essendo il tutto già inserito in Piano Regolatore da anni) a combattere contro la Metro D, non contro la C. E' chiaro il concetto? Manco i peggio comitati di quartiere arrivano al livello di cattiva fede di pensare di bloccare opere pubbliche già partite, finanziate, inserite nei piani regolatori, appaltate e in gran parte in via di inaugurazione.  Insomma, chiudendo come abbiamo iniziato, chi è in grado, all'interno del Movimento, a far notare a personaggi tipo quello del video che non è così che ci si comporta? Chi ha l'autorevolezza per dirgli "hai sbagliato, non ti azzardare più a fare uscite simili"? Casaleggio? De Vito? Chi? Noi, intanto, ci auguriamo di non dover mai più assistere a scene simili. 

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