Col post di oggi vi voglio dare una mano.
Ogni tanto vi capiterà di ricevere una mail o un messaggio su Facebook, da parte dell’ennesimo amico che ha deciso di pubblicare un libro. Cosa che, con l’autoproduzione digitale, va diffondendosi come l’influenza aviaria.
Ma come, tu non eri favorevole alle autoproduzioni?
Certo che sì, ma ho anche sempre ammesso che, come dice un mio amico, non sempre si tratta di caviale. Anzi…
Il bello è che il romanzo-fuffa lo si distingue con una certa facilità, specialmente se siete lettori forti. Spesso basta leggere la sinossi, oppure fare una breve ricerca su Google. Se l’autore è alla sua prima pubblicazione, senza avere un blog, senza aver mai nemmeno scritto un racconto per un sito, per un forum, per un concorso…. beh, ci sono ottime probabilità che sia un terribile dilettante allo sbaraglio.
Però, nel nostro caso, il dilettante allo sbaraglio è anche un vostro amico. Quindi offenderlo con un rifiuto netto e sincerto potrebbe essere controproducente. Però ci sono delle risposte standard che potrebbero venirvi in aiuto. Eccone cinque.
- Non ho un eReader e non riesco a leggere libri sul computer. Che poi è solo una mezza bugia. Gli eReader si stanno diffondendo solo adesso, ed effettivamente leggere a monitor può essere fastidioso per gli occhi, per la pazienza e per la sanità mentale (soprattutto se il libro in questione è orrendo). Di solito una scusa del genere è a prova di bomba, anche se rischiate di dovervi sorbire ore e ore di sproloquio in cui il vostro amico scrittore cerca di convicervi della bontà degli ebook.
- Devo ricaricare la carta prepagata. Appena ho un attimo di tempo… Ecco, in primis fatevi la fama di quello che non ama fare acquisti su Internet. Fa niente se poi siete abbonati con carta di credito ad almeno dieci siti porno. Per salvare la facciata di solito conviene dire agli amici che voi sul Web comprate solo con la carta prepagata. Che, guardacaso, è quasi sempre a secco. Ma specificate che, appena la vita reale vi darà tregua, provvederete a ricaricarla e a comprare l’ebook. La speranza è che il vostro amico si fidi sulla parola…
- Aspetto la versione cartacea. Potreste sempre fingervi uno di quei crociati anti-ebook, quelli che “ah, il profumo della carta, la rigidità della copertina, il peso della cultura!” In tal caso la soluzione truffaldina è ancora più viscida. Complimentatevi col vostro amico, ma ditegli che avete fiducia in lui, che presto troverà un editore tradizionale. Allora, e solo allora, sarete ben lieti di comprare non una, bensì dieci copie del suo libro. Cartacee. E poi ghignate sotto i baffi.
- Non mi sento in grado di darti un giudizio onesto. Certo, potreste anche buttarla sul deontologico, sull’etico. Siccome voi due siete amici, ritenetevi non in grado di dare un giudizio spassionato e sincero sul libro che vi viene chiesto di acquistare. Quindi, nel dubbio, meglio non comprarlo del tutto. Condite il discorso con grandi in bocca al lupo e promettete che vi impegnerete almeno nel fare del passaparola (oh, sì, come no!).
- Ho pochi giorni di vita, devo ottimizzare il mio tempo. Scusa un po’ drastica, ma inoppugnabile. Poi se non morite per davvero, troverete un’altra scusa miracolosa.
Questo è quanto.C’è del sarcasmo in questa Top 5? Giudicate voi.
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