Cinque volte Alex: una top 5 quantistica

Creato il 28 marzo 2012 da Mcnab75

Ne abbiamo parlato pochissimo tempo fa in questo articolo sugli universi paralleli.
Vi avevo promesso una Top 5 a tema e ora sono qui a saldare i conti. Normalmente un articolo del genere andrebbe in onda di sabato, ma visto che il tema è un po’ meno leggero del solito, ve lo beccate nel bel mezzo della settimana.
Le regole con cui ho scritto questo post sono semplici e fanno riferimento alla teoria dell’interpretazione a molti mondi, di Hugh Everett III. Non mi dilungherò a trattarne i lati tecnico-scientifici (non ho la capacità per farlo). Vi basti questa estrema semplificazione romanzata: a ogni azione che compiamo/non compiamo si crea un universo parallelo.
L’esempio più classico e semplice di tale teoria è dato dal film Sliding Doors, che sicuramente conoscete. La vita della protagonista, Gwyneth Paltrow, viene seguita in due esistenze parallele: la prima in cui è riuscita a prendere la metropolitana in tempo per arrivare a casa e trovare il suo fidanzato che la tradisce, la secondo no.
Io ho giocato su situazioni del genere. I cinque Alex alternativi di cui leggerete partono da “punti di biforcazione” reali, da scelte che mi si sono presentate per davvero a in determinati momenti della mia vita, solo che io ho fatto altro (o per volontà mia, o per “destino”). Ma se avessi fatto altrimenti?
Presto detto: leggete.

Alex di Terra 2: Lo Storico

Anno di biforcazione: 1995
Probabilità che esista un Alex così: 80%

Finite le superiori ho fatto di testa mia, senza ascoltare il parentado, gli amici, i consiglieri improvvisati dell’ultima ora. Al posto di iscrivermi a Legge mi sono iscritto a Storia. Il percorso di studi è stato decisamente più piacevole, rapido e soddisfacente.
Pochi anni dopo, felice con la mia laurea in Storia in mano (a detta di tutti inutile come un foglio di carta straccia) ho iniziato una lunga serie di colloqui per entrare nella redazione di qualche rivista di settore. Dopo tanti stage sottopagati ho trovato lavoro all’estero, in Inghilterra, e sono finito a collaborare con History Channel.
Nel 2012 l’Alex di Terra 2 è un affermato giornalista. Ho anche pubblicato il mio primo romanzo a sfondo storico, in lingua inglese, e la casa editrice mi ha già opzionato il secondo, questa volta ucronico, sulla sconfitta degli Alleati nella Grande Guerra a opera degli Imperi Centrali.
Sono sposato con una ragazza gallese dai capelli rossi, conosciuta negli studi televisivi. Non abbiamo figli ma viviamo in una bella casetta vicino a Covent Garden.

Alex di Terra 3: Il milanese

Anno di biforcazione: 1996
Probabilità che esista un Alex così: 55%

Alla fine, anche se siamo così diversi, io e Alessandra ci siamo messi insieme due anni dopo esserci “frequentati”, in quinta superiore. Dopo la maturità non ci siamo persi di vista, anzi, fuori dal contesto della scuola la nostra storia è decollata.
Però sono io a essermi adattato alle sue abitudine e non viceversa. Ho iniziato a frequentare i locali dove andava coi suoi amici, ho accettato la raccomandazione di suo padre e sono finito a lavorare per la sua agenzia turistica ben avviata. Gli anni sono trascorsi tra alti e bassi – lei mi ha tradito un paio di volte, io mai – e alla fine ci siamo trasferiti a Milano.
Ho abbandonato quasi tutte le mie passioni e ora trascorro il tempo libero dividendomi tra aperitivi, week end a Forte dei Marmi (dopo abbiamo la seconda casa) e palestra. C’è un’insoddisfazione di fondo che emerge ogni tanto, quando dormo, ma al risveglio sono sempre troppo preso dagli affari per ragionarci su.
Alessandra è ancora bella. Non ha voluto figli per non rovinare il fisico a cui tiene ancora tanto, ma in compenso è riuscita a smettere di fumare. Nel 2012 la nostra vita sta per avere un bello scossone: con la crisi il ramo turistico perde colpi, quindi forse a breve arriveranno dei guai.
E io non riesco a pensare ad altro.

Alex di Terra 4: Il Press Agent di successo

Anno di biforcazione: 2007
Probabilità che esista un Alex così: 40%

L’Alex di Terra 4 è stato meno sognatore e più pratico di quello Terra 1.
Una volta inserito in un giro dinamico di conoscenze nel mondo della musica, dell’editoria e dello spettacolo ho colto l’occasione e, grazie alle buone referenze di alcuni artisti con cui ho collaborato, ho abbandonato il mio vecchio lavoro per diverntare un press agent freelance.
Le collaborazioni non mancano mai, anche se all’inizio si è trattato di incarichi sottopagati, o gratuiti. Lavorare onestamente mi ha però creato una buona fama. Sempre più gente si rivolge a me per avermi come addetto stampa o promotore d’immagine. Alla fin fine è però il mondo della musica quello che mi permette di vivere con le mie capacità, non quello dell’editoria, che rimane marginale in quanto a serietà/introiti.
Ho vinto parte della mia abituale diffidenza nei confronti di certi ambienti. Questo però mi ha portato, volente o nolente, una serie di conseguenze nefaste: non ho una donna fissa, bevo parecchio (ma mai sul lavoro), tendo a spendere molti soldi, tanto da non raggiungere mai una vera sicurezza economica.
Ora che ci penso l’Alex di Terra 4 dovresta averlo visto in prima fila, a Sanremo, durante l’ultima serata, quando è arrivata in finale una delle cantanti della sua “scuderia”… Ma, no, è successo in un’altra realtà.

Alex di Terra 5: Il montanaro

Anno di biforcazione: 1986
Probabilità che esista un Alex così: 25%

Quel maledetto passaggio livello è sceso più in fretta del previsto e l’auto guidata da papà non è riuscita a passare oltre la sbarra prima del passaggio del treno. Nel 1986 mi sono ritrovato orfano di entrambe i genitori, affidato ai nonni materni. Essi hanno venduto la casa ai miei zii, coronando così il sogno di trasferirsi in Valsassina. In tal modo, allontanandomi dall’hinterland di Milano e dai suoi tragici ricordi, speravano che io possa ricominciare a vivere con una certa serenità. Per molti versi è stato così.
La vita di montagna è più quieta e genuina. Le persone si guardano in faccia senza vergogna e c’è ancora fiducia nel prossimo. Cresco e studio in un contesto di una comunità piccola. Le prospettive cambiano molto rispetto a Terra 1: proseguire le scuole a Lecco comporta un grande dispendio di tempo e fatica. Opto per un diploma professionale, quindi torno al paesello. Nonno investe i soldi per rilevare l’emporio locale, che poi intesta a me.
Gli affari sono buoni: la mia attività, come sempre succede in contesti del genere, è un punto fermo della vita locale. Assumo una ragazza come commessa. Due anni dopo ci fidanziamo, nel 2000 ci sposiamo. E’ una brava fanciulla, senza troppi grilli per la testa, anche lei abituata ai ritmi della montagna.
Nel 2012 abbiamo due figli, di dieci e otto anni. L’emporio è diventato un minimarket e si parla anche di rilevare la trattoria a fianco del nostro negozio e di espandere così la nostra attività.
Curo un blog in cui pubblico racconti di vita vissuta, niente di pretenzioso o di elaborato. Ho una moto, unica mia vera passione, con cui d’estate giro l’Europa.

Alex di Terra 6: Supercriminale

Anno di biforcazione: 1988
Probabilità che esiste un Alex così: 10%

A furia di insistere papà mi ha comprato il computer che tanto desideravo. E’ il 1988 e sono il felice possessore di un Commodore 128. Videogiocare è bellissimo, ma presto non mi basta più. Nel giro di pochi anni divento una sorta di abile programmatore freelance. Dal 1990 in poi, a soli quindici anni, conosco già tutti i trucchi del mestiere. Metto da parte le mance dei nonni per comprare sempre più hardware. Alle superiori faccio i primi affari vendendo giochi copiati e programmi pirata.
La svolta vera e propria arriva nel 1997, quando divento uno dei primi internatuti italiani a occuparsi di hacking. In breve però vengo tentato dal lato oscuro della Rete. Divento un cracker e approfitto della grande ignoranza in materia per violare account, per compiere frodi sempre più rischiose (e remunerative). Dal 2000 in poi, iscritto a ingegneria informatica più come copertura che per altro, mi dedico al vero e proprio spionaggio industriale.
Non cresco mai, vivo come un eterno Peter Pan votato al crimine (informatico). Ogni tanto mi beccano. Faccio qualche settimana di domiciliari, poi sperimento anche la gattabuia. Non riesco a smettere.
Nel 2012 sono la persona che andreste a cercare per fare dei danni all’azienda che vi fa concorrenza, o per rubare l’account di Facebook della celebrità di cui volete pubblicare le foto osé sul tabloid. Qualcuno mi chiama supercriminale informatico, altri (pochi, a dire il vero) eroe.
Ho come l’impressione che farò parecchia fatica a diventare vecchio.


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