Ciò che era tollerabile nell’ultimo ventennio non è più tollerabile adesso, il voto al Pd non ha più senso se non cambia progetto e non punta a superare il capitalismo,il mercato del profitto.
Creato il 06 marzo 2012 da Slasch16
Davanti al governo della P2 che ha messo in pericolo democrazia e Costituzione ho trovato doveroso sostenere il Pd per una ragione molto semplice da comprendere, la sinistra si è sciolta da sola sino alla scomparsa e per forza di cose si doveva sostenere l’unico partito di massa che, pur con qualche caduta tipo quella di Violante e non solo, poteva ergersi a difensore della Costituzione contro il regime piduista di Berlusconi.
Per il momento, e spero per sempre anche se non ci credo finchè non avverrà la sua scomparsa, Berlusconi non c’è e l’obiettivo da combattere è molto più ampio del berlusconismo ed è il capitalismo finanziario e parassita.
E’ per questa ragione che o il Pd cambia radicalmente o non c’è più ragione per votarlo anche se di malavoglia.
All’interno del Pd c’è già un gruppo che lavora alla grande alleanza che non na nessuna voglia di mettere in discussione il capitalismo, è un gruppo che lavora al dopo Monti con un altro Monti che è espressione compiuta e completa del capitalismo finanziario parassita e delle banche.
Ovvio che a queste condizioni non è più possibile votare un Pd che si allinea ad una socialdemocrazia incapace di condizionare o combattere il capitalismo e che non è in grado di riportare la politica al suo ruolo primario, condizionare l’economia di mercato ed il liberismo.
Come ho sempre scritto è la politica che deve dettare la line, imporre le regole, all’economia parassita e sfruttatrice e se il Pd intende sostenere questo sistema globale io non posso sostenere il Pd.
Non possiamo aspettare che il capitalismo soffochi nella sua ingordigia che produce solo ineguaglianze e sfruttamento bruciando a favore del profitto parassita intere generazioni.
Il problema, a questo punto, è di trovare, costruire una forza politica che convogli, progetti, proponga soluzioni diverse ed un nuovo modo di crescere economicamente e democraticamente del pianeta.
Non possono essere i partiti di sinistra ridotti al 2% , potrebbe esserlo la Sel se recupera i fuorusciti dal Pd, quelli della scheda bianca e gli astensionisti dal voto, ma deve farlo in modo unitario, compatto e senza le manfrine che abbiamo sopportato e subito in questi decenni.
Certamente la strada per combattere il sistema capitalistico non è quella dell’anti politica, dei movimenti apolitici e dell’indignazione che non coagula in un progetto sostenibile, quello è un suicidio collettivo che rafforza e prolunga il sistema capitalista del mercato e del liberismo senza freni. Si finirebbe in bocca alla balena delle banche.
Quindi o il Pd fa una bella pulizia al suo interno, porta allo scoperto il gruppo di Veltroni e gli altri che lavorano nell’ombra per sostituire Monti con lo stesso Monti, o è destinato alla scomparsa.
Questa è solo la prima mossa, la seconda è cercare l’unità a sinistra e mettere al primo posto del progetto la revisione del capitalismo, meglio ancora sarebbe il suo superamento con u progetto nuovo che nuovo non è anzi, è antico: riportare la politica al ruolo primario per cui è nata, governare in favore della massa e non dei poteri forti.
Se non vogliamo chiamarlo comunismo chiamatelo come volete ma, o riusciamo a condizionare l’economia parassita e speculatrice delle banche mondiali e locali o non ci sarà mai una vera democrazia.
Se durante il governo della P2 potevamo stare insieme, più o meno appassionatamente, per difendere democrazia e Costituzione adesso ciò non è più possibile perchè l’assalto va portato al capitalismo ed a chi rappresenta il potere finanziario, parassita, delle banche e Monti è il centravanti di questa squadra di banchieri guidata dalla Goldman Sachs.
E’ in grado Bersani di compiere il gran passo? Oppure ancora una volta è disposto ad ingoiare per salvare il Paese con il massacro di lavoratori e pensionati, ne ha la forza?
Guardate che il problema non è neppure Bersani ma la spinta che lavoratori, donne, precari, pensionati, disoccupati sapranno o vorranno dare al progetto.
Altrimenti rassegniamoci a vivere in un Paese dove il 10% della popolazione vive in un altro mondo e nel lusso, un 30/40% si barcamena tra evasione e briciole, il 20% sopravvive da parassita ed il 30% vivrà nel quarto, quinto mondo senza diritti e senza rappresentanza.
Bersani ci dica qual’è l’Italia di domani che intende proporre, se è la stessa di Veltroni o del gruppo dirigente che ha vinto a Palermo lasci la mano, chieda un congresso straordinario che costringa il Pd ad esporre la sua linea.
Saremo liberi di abbandonarla o sostenerla, ma prima dobbiamo vedere il cammello e sapere dove ci vuole portare.
Si è aperta una nuova fase io mi sto preparando, chiedo al Pd di farmi sapere dove e con chi vuole andare.
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