Ciò che non ha coerenza

Creato il 03 novembre 2013 da Povna @povna

La ‘povna al nord ha fatto il pieno di bellezza. E’ arrivata di corsa, quasi all’ultimo momento, prendendo in tutta fretta il treno folle in fuga dalle cinque ore di scuola. E’ passata dal negozio fico, a comprarsi le scarpette nuove tonde. Quindi si è trasportata a casa, piena di valigie e di pacchetti, per essere accolta comme il faut (id est: a pancia all’aria, e un sacco di sguerguenze) dal gatto Semolino. Ha proseguito verso l’ufficio di Thelma, quello nuovo e assai fighetto, che non aveva ancora visto – e lì ha salutato un po’ di gente e ottenuto in premio un dinosauro (che poi l’ha accompagnata fedelmente, sulla strada del ritorno, fino alla piccolo città).
Ha accompagnato Thelma dal macellaio, a comprare cinque polli, e poi insieme – già che non si vedevano da un mese e mezzo – se ne sono andate a cena.
Il giorno dopo, la ‘povna ha proseguito i preparativi per la festa di compleanno di BibCan (che non ne sapeva niente): ha fatto la spesa, ha tagliato i biglietti della lotteria, ha aiutato lo chef Thelma nella sua cucina alta e ovviamente – data l’occasione – senza glutine (pollo caramellato allo zafferano e cannella, frutta secca e mandorle e bavaresi mono-porzione al cioccolato e zenzero, albicocca e zenzero e pure liquirizia) insieme a Piton-che-non-è-Snape. Nel mezzo ha trovato il tempo di fare una torta salata (spinaci, ricotta e noci, di quelle da battaglia) e di comprare un congruo numero di bocce: perché la serata, organizzata alla ruspante, la vedeva impegnata in una cena di ritrovo dopo parecchi mesi (e pure un anno), a casa della Pellona, con GG.
Così la ‘povna si è infilata il vestitino Desigual, che è molto bello, ha preso il vino, la torta, ha attraversato Milano in direzione sud-nord, tutta quanta, per presentarsi puntuale alle 7.30, pronta alla tenzone. Dopo aver conosciuto i nani, finalmente, e aver chiacchierato un po’ di questo e un po’ di quello, approfittando del coprifuoco imposto agli Oompa Loompa, la serata è scivolata negli argomenti caldi; ché, sì, poi, son sempre quelli (anche se prima hanno parlato di eutanasia e di aborto): con chi, dove, come, quando, amore senza sesso (???), sesso senza amore. Nel corso della serata, GG (che, quando vuole, è assai struggente) si è riscoperta strutta, la ‘povna e la Pellona, invece (sarà la lettera “p”, l’amore crucco, l’articolo determinativo o più semplicemente le elementari a Milano, a poche decine di metri di distanza), hanno verificato una sintonia da carrettiere da fare invidia a una contessa. Ed è in questo contesto che è stata pronunciata (pro “ciò che” lege la parola incriminata, da indovinare alla bisogna) la sentenza di cui sopra.
Così la ‘povna, che ormai è tornata, onusta di premi (dalla festa di BibCan, che è andata bene, grazie), decide di rendere (semi)pubblico il dibattito e invita i blog-amici a cimentarsi. Le parole da trovare (articolo determinativo con iniziale maiuscola + sostantivo maschile singolare, grazie) vanno inserite al post di Sherazade, come apposita password. Là dove sarà possibile leggere, per chi ne ha voglia, la storia in ottava rima che (con l’inconsapevole verve di Luigi Pulci) la ‘povna ha composto per la festa di BibCan. Per dare un aiuto in più, specifica a coloro che vorranno cimentarsi nella pugna quello che un po’ più sopra ha già denunciato a stampatello, vale a dire la vocazione ‘povno-pellonica alla parlata gergale, quando serve. Ché ci sono cose che, specie in certi contesti, è bene chiamar col loro nome.


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